Andorax – Il ritorno del Nahysmi di Federica Santini

Andorax – Il ritorno del Nahysmi di Federica Santini

 

Un’autrice esordiente davvero molto interssante, Federica Santini, a cominciare dalla sua vita che già sembra un romanzo. Leggete qua…

federica-santiniChi è

Federica Santini è nata a Como da padre toscano e mamma comasca. Figlia unica, ha svariati fratellastri e sorellastre da parte paterna. I nonni materni erano friulani e nei primi anni del ‘900 entrambe le loro famiglie si trasferirono in Romania dove c’era una grande comunità di italiani che andavano a cercare lavoro (molte possibilità con il petrolio a quei tempi…)

 

Sua madre vive in Kenya dal 2008 e suo padre invece in Messico dagli anni ’80.

 

Federica ha vissuto prima a Como, poi a Verona e provincia, infine a Rivergaro dove vive attualmente con suo marito. Non ha figli, ma due cani  che lei e suo marito si portano sempre dietro durante i loro (tanti!) viaggi. Eterni Peter Pan, si muovono in camper o con un sidecar appositamente trasformato per per gli amici a quattro zampe.

 

Sfuggita a un lavoro in banca, si è iscritta a Lingue e letterature straniere di Trento, dove si è laureata con il massimo dei voti e la lode. Ha lavorato per nove anni per una compagnia aerea come responsabile di scalo all’aeroporto Valerio Catullo di Verona.

 

Nel 2003 per passione si è iscritta al corso di laurea in lingue e culture per l’editoria, non terminato per un esame di storia dell’arte che non ha voluto sostenere, perchè non ama questa materia.

 

Ha svariati tatuaggi, fra cui il motto della sua vita NOT ALL THOSE WHO WANDER ARE LOST (tratto dal Signore degli andoraxanelli : frase adatta a lei che non ha ancora deciso cosa fare da grande), alcuni simboli islandesi (vegvisir e aegishjàlmur), il nome del suo cagnolino Charlie che non c’è più, il medaglione di sua nonna con la scritta PIU DI IERI, MENO DI DOMANI, l’albero della vita e un paio di ali per ricordarsi che nella vita non bisogna aver paura di volare.

federica-santini-scrittrice

 

Ama le lingue, soprattutto l’inglese e apprezza molto i libri e i film in lingua originale. E’ innamorata della Scozia dove vorrebbe trasferirsi e sta studiando il gaelico scozzese.

 

Adora suo marito che l’appoggia in ogni sua scelta (Santo subito!) e che considera un gigante buono e gentile (“Il mio vichingo moro” dice).

 

Ha una passione per il medioevo, per le spade, per i castelli diroccati e per i vichinghi. Si definisce “Un’ossessivo compulsiva, maniaca della scrittura e della precisione, dei cassetti chiusi, del controllo ripetitivo e maniacale della chiusura di maniglie di porte e auto, ma non dell’ordine o della pulizia. “

 

 

Di cosa parla  Andorax– Il ritorno del Nahysmiil-ritorno-del-nahysmi

Alghend è un mondo dove non esiste più la Magia. Coloro che la conoscevano, insieme al suo potere, sono stati sterminati dai cavalieri oltre due secoli prima.

 
Nessuno sa però che uno di loro, Élian, è sopravvissuto e che conosce la profezia di Andòrax che gli appare attraverso un sogno ricorrente. Il capo degli stregoni, prima di lasciare il mondo, ha infatti profetizzato che la Magia sarebbe ritornata grazie ad un mortale predestinato riconoscibile per mezzo di una piccola ala stilizzata, segno del nahysmi elemento supremo.

 
E’ destino che Élian si ritrovi a Gwynnélas, detta la città del Dio, e lì conosca Armin, una ragazza soldato sohlohst che ben presto capirà essere la mortale predestinata della profezia, colei che sarà portatrice di salvezza ed quilibrio oppure di caos e terrore.

 
Insieme decidono comunque di fare tutto ciò che è possibile per far rinascere la magia, attraverso gli stregoni che ne custodiscono i segreti. In questa loro lotta i due avranno al loro fianco gli erdemiani, cavalieri ribelli seguaci di Erdem che, secoli prima, aveva fondato un esercito proprio per difendere la magia e gli stregoni.

 
Non saranno però soltanto i cavalieri regolari, coadiuvati dai religiosi, a voler fermarli. Ci saranno anche gli elfi guidati dai nahìma, immortali guardiani elfici dei quattro elementi naturali, acqua terra fuoco e aria, che cercheranno di liberare attraverso Armin, l’anima esiliata di un elfo stregone per imporre il loro dominio.

 
Il romanzo (oltre 2000 pagine) è formato da due parti, di cui la seconda può ritenersi il sequel della prima.

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Cosa ne penso

Il romanzo è ambientato in un mondo immaginario medievaleggiante nel quale sono presenti elementi tipici del genere (cavalieri, combattimenti, castelli, città fortezze) e dove, ovviamente, molta parte ha l’avventura e il coraggio dei personaggi/eroi.

 
In questo universo cupo e tetro, dominato dalla legge del più forte, la storia assume ben presto le caratteristiche di un dark fantasy medievale, dove la ricerca della potenza delle forze magiche sovrannaturali, divine o demoniache, diviene la spina dorsale del plot.

 

La costruzione di questo mondo fantastico è curata nei particolari. Leggendo Andorax – Il ritorno del Nahysmi veniamo letteralmente catapultati in un universo parallelo, sembra proprio di trovarsi lì, in mezzo a quelle lotte barbare e cruente delle quali l’autrice, volutamente, non ci risparmia nulla.

I personaggi, pur essendo ritratti in maniera dettagliata, sia nelle caratteristiche fisiche che psicologiche, sono liberi, 224586dotati di vita e anima propria e mai si avverte la costrizione della mano della scrittrice che lascia al lettore la facoltà di vederli con propri occhi ed interpretarli secondo la propria sensibilità e morale.

 
Credo che questo sia uno dei pregi maggiori dell’opera, insieme all’intreccio delle vicende che non presenta mai cedimenti e, anzi, coinvolge spingendo ad andare avanti nella lettura.

 
Nonostante si respiri ovunque aria di mito e soprannaturale, e forte sia il richiamo intimo al fantasy di chi scrive, qui non troverete draghi alati nè folletti. Le vicende hanno un che di filosofeggiante, il confine tra torto e ragione, tra bene e male, non è affatto netto e i protagonisti si ritrovano a combattere per difendere il futuro dell’umanità, ma soprattutto la loro più intima essenza.

 

Nessuna idea presa in prestito dunque, una storia originale ed avvincente, adatta a tutti, ma principalmente a coloro che, come Federica Santini , sentono forte il richiamo al mistero e all’ignoto e vogliono esplorare mondi lontani e sconosciuti.

Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write
( http://write.streetlib.com)
un prodotto di Simplicissimus Book Farm

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