In sostanza l’amore…

Questa settimana una bella recensione di Franco Donatini, professre al’Università di Pisa nonchè noto e prolifico scrittore toscano che spesso collabora con il nostro Blog Letteratura e Dintorni, al romanzo della scrittrice leccese Rossella Maggio “In sostanza l’amore“. Eccola per voi!!!

In sostanza l’amore di Rossella Maggio (edizioni Il Filo, euro 12,90, pagg.136)

“Ho scelto me e non lui. Il mio modo di essere, il mio cervello e non il suo. La mia vita e non la sua. Soprattutto ho scelto te”
In questa frase dell’incipit, c’è il senso profondo del romanzo, espresso con forza e rara immediatezza, come è lo stile asciutto, efficace, mai banale, talvolta scioccante di questo libro.

In sostanza l’amore è’ la storia di una donna, Sofia, narrata da lei stessa, con l’immediatezza e la tensione emotiva di un testo autobiografico.
Sofia vive una vita agiata, la sua è una famiglia borghese, ha un marito, Valerio, che fondamentalmente disprezza. Ne ha buoni motivi. Valerio è un figlio di papà, che non ha mai reciso il cordone ombelicale con i genitori che a sua volta non hanno mai stimato la nuora. Lui non ha alcuna capacità di amare, soffre di eiaculazione precoce. Tra loro nessuna complicità, nessun coinvolgimento, il loro rapporto si limita alla sfera sessuale, in cui lei non prova alcun piacere, anzi un enorme senso di frustrazione.

Improvvisamente l’incontro di un uomo che cambierà profondamente la sua vita. Si tratta di uno scrittore famoso, che conosce durante una presentazione. Sofia capisce subito che è l’uomo giusto. Tra i due nasce un amore forte che sfida le convenzioni, si impone superando le difficoltà soprattutto di lui, il quale, come tutte le persone di successo, deve proteggere la sua privacy dalla curiosità e dalle interferenze della gente.
Tra loro si generano incomprensioni e conflitti, ma riescono comunque a custodire gelosamente il loro amore, nascondendo agli altri il loro legame, creando un rapporto forte ed esclusivo.
Non vivranno mai insieme, sarà una relazione fatta di fughe, di incontri e saluti, ma soprattutto di momenti indimenticabili. Sofia accetta questa situazione, anzi si rende conto pian piano che solo così un rapporto d’amore riesce a non cadere nella quotidianità, a non perdere la freschezza e la passione, a rubare attimi indimenticabili, a costruire momenti sempre più esaltanti, non possibili in altro modo.

Book Trailer “In sostanza l’amore”

Per quanto detto fin qui In sostanza l’amore potrebbe sembrare soltanto una storia d’amore, invece è soprattutto un approfondimento introspettivo della complessa personalità della protagonista.
Sofia è una donna che non riesce a piegarsi alle convenzioni della vita coniugale. E’ colpita da un tumore e la malattia è in qualche modo l’elemento che la spinge a lottare. Lo fa contemporaneamente su due fronti, quello per difendere la sua salute e quello per vivere pienamente la sua femminilità. Sofia sa bene che non esistono alternative: o lottare o morire; morire sia come essere vivente prostrato dal morbo, sia come donna incapace di esprimere la ricchezza della sua interiorità. E’una doppia valenza biologica e psicologica che caratterizza la strenua lotta di Sofia. I due aspetti si intrecciano in maniera inestricabile nella sua personalità e rendono il personaggio drammaticamente intenso e reale.

Sofia riesce a vincere la sua battaglia. Ha con sé un punto di riferimento che la sostiene in questa sfida. L’esempio dei genitori, una coppia, che molto diversamente dalla sua, con Valerio, è legata da una forte attrazione fisica e mentale, da una complicità che nemmeno gli anni hanno riuscito a scalfire. Dei genitori è rimasto solo il padre, un riferimento per lei indispensabile, in cui identifica la sua concezione più compiuta di uomo nella doppia valenza padre-compagno.

Anche il padre è colpito da un tumore, purtroppo in questo caso non curabile. C’è una totale sintonia tra il personaggio del padre e quello di Sofia, sia a livello biologico, la malattia, sia a livello spirituale, il desiderio di condivisione e di complicità. Quasi una sorta di complesso che tuttavia non diviene mai morboso, ma costituisce il perno della visione di Sofia del rapporto con l’altro sesso. E’ attraverso il padre che Sofia costruisce progressivamente la sua personalità. Il padre la tratta da sempre non solo come una figlia ma come una donna, ne esalta le emozioni, ne valorizza la femminilità. Fin da bambina, poi da adolescente e infine da adulta, il loro rapporto è sempre stato paritetico, improntato a un forte coinvolgimento reciproco. L’esperienza col padre e soprattutto il loro forte legame, che si accentua negli ultimi momenti di vita, accelerano il processo di maturazione di Sofia, la rendono ormai pronta a vivere pienamente la sua esperienza d’amore.

Nel romanzo si muovono personaggi vari, amici e conoscenti, ma volutamente non vengono caratterizzati in maniera particolare, rimangono nell’ambito di comprimari, non giocano alcun ruolo se non quello di mostrare la vacuità del loro essere, la nullità del loro agitarsi, in un contesto borghese, stereotipato, privo di valori e tensioni ideali. Un ambiente a cui si contrappone la scelta coraggiosa di Sofia di sfidare il senso comune, unica possibilità per ritrovare se stessa e vivere senza limiti e condizionamenti ciò che davvero è “in sostanza l’amore”.

Franco Donatini
Docente Università di Pisa e scrittore