Solo nero, esordio di Giulia Sangiorgi

Solo nero, esordio di Giulia Sangiorgi

 

Ho letto con molto interesse la raccolta di racconti Solo nero di Giulia Sangiorgi, una giovane e talentuosa scrittrice di Ferrara che con molta disponibilità ha risposto alle mie domande. Sentiamola… ma, prima, qualche notizia su di lei.

Giulia Sangiorgi

Giulia Sangiorgi

Chi è

Giulia Sangiorgi è nata e cresciuta in provincia di Ferrara, in una casa di campagna che lei definisce il mio paradiso. Laureata in Scienze e Tecnologie della Comunicazione, ha conseguito un Master in Giornalismo.

 

Oltre alla passione per la scrittura, ama leggere di tutto, ma in particolare crimine e psicologia, adora fotografare e spesso disegna.

 

Vive di rock, soprattutto metal rock, che considera una cura in molte situazioni. Scrive un pò di tutto, da articoli a testi di canzoni, da racconti a romanzi. Ha collaborato con riviste online, con l’ufficio stampa del Festival Internazionale a Ferrara e gestisce un blog personale.

 

Si definisce un po’ particolare (dice sempre ciò che pensa e non riesce a fare finti sorrisi) con una punta di egoismo.

Ama studiare le persone e selezionarle: trovare quelle più assurde, stravaganti, che hanno vite diverse dal comune, che escono dalle regole condivise, esterne alla massa, originali, convinta di poter apprendere molto da loro.

Le piace studiare, imparare cose nuove, porsi obiettivi e farsi in quattro per raggiungerli. Determinata e abbastanza solitaria, ama il silenzio, perché ritrovare se stessi è essenziale.

Ama il mare, le spiagge isolate, la natura e gli animali, soprattutto i cani, perché crede siano migliori di molte persone che ha incontrato. Le piace il buio, la notte, il vino rosso e il caffè freddo. Veste spesso in nero: è un colore che la fa star bene.

E’ molto legata alla famiglia e ai pochi amici che può chiamare fratelli e sorelle. Le soddisfazioni più belle le deve a se stessa e ai suoi genitori, senza i quali non sarebbe quella che è: una donna libera. Perché la felicità, dice, è proprio essere liberi di vivere come si vuole.

Solo Nero è il suo romanzo d’esordio ed è disponibile sia in versione cartacea che kindle

In quale occasione ha scoperto la sua passione per la letteratura?

Leggo e scrivo da sempre, non c’è stata un’occasione in particolare che io ricordi.

Cosa rappresenta per lei la scrittura?scrivere

E’ un punto saldo della mia vita, una necessità quotidiana. Non saprei dirlo in altri termini. Ho un tatuaggio sul braccio destro che penso possa essere la miglior risposta a questa domanda, c’è scritto: writing is not a job, it’s a vocation (scrivere non è un lavoro, è una vocazione).

Come è nata questa sua ultima raccolta di racconti?

E’ nata per caso. Da sempre raccoglievo pezzi di carta o fileWord di pagine che scrivevo di notte. Un giorno, circa un anno fa, qualcuno mi ha detto: “cavolo ma questa roba è bella, potresti mettere tutto insieme e pubblicare!” E così è nata l’idea di una raccolta, ho iniziato a lavorarci e mi sono data un anno di termine per riuscire a pubblicarla. Ci ho messo qualche mese in meno, per cui è andata di lusso.

Come la definirebbe da un punto di vista letterario: noir, thriller, thriller psicologico o come?

Direi thriller psicologico. Ciò che accomuna ogni racconto è proprio la presenza di personaggi psicologicamente instabili, che muoiono o uccidono.

Cosa l’ha spinta a scrivere storie così crude, feroci e particolari?

E’ il genere di storie che mi piace leggere e anche quello che mi piace scrivere. Mi stimolano interesse, come le persone che le vivono, persone che hanno qualcosa da raccontare e che hanno menti strane, turbate, imprevedibili. Amo le storie toste, pesanti, che ti lasciano un segno.

Solo nero raccontiCom’è nato il video di promozione di Solo Nero?

In realtà mi avevano consigliato di fare un video standard di presentazione del libro, uno di quelli classici in cui l’autore seduto a una scrivania racconta la trama. Io, che preferisco uscire un po’ da quelli che sono gli schemi tradizionali, ho scelto di fare qualcosa di diverso: un booktrailer.

 

Quindi, ho raccattato comparse e ho deciso di filmare e montare un video in bianco e nero, che rappresentasse i personaggi e i contenuti del libro. Inizialmente, non avendo mai usato un software di video editing, le aspettative erano basse.

 

Poi mi sono presa un paio di nottate per studiarmelo bene, e sono riuscita a farlo. Il merito, però, è soprattutto di quelle ventidue persone che hanno scelto di fare parte di questo progetto e che si sono rese disponibili fin da subito per iniziare le riprese.

Lei (sono parole sue) vive di rock.Quale canzone potrebbe rappresentare meglio questi dodici racconti?

Ci vorrebbero dodici canzoni, una per ogni racconto, ma la cosa diventerebbe lunga. Posso dirle però che, qualche settimana fa, abbiamo registrato una versione della canzone Solo Nero.

Sì, ha capito bene, dopo circa dieci anni che non cantavo, ho registrato una parte anche io. Si tratta di una traccia rap, non rock, ma con un testo particolare, che due ragazzi appassionati del genere mi hanno proposto di scrivere, ispirandoci al contenuto del libro. Posso anticipare che si tratta di un brano in parte in italiano (la loro parte) e in parte in inglese (la mia parte). Appena incideremo la seconda versione in studio, verrà pubblicata e potrà essere ascoltata su YouTube.

Si dice amante della solitudine, ma si definirebbe una solitaria?tumblr_static_tumblr_static__640

E’ vero, come lei sa, ho un carattere un pò complesso. Non amo passare il tempo con troppa gente, non riesco a fingere di essere a mio agio con tutti.

 

Mi piace selezionare le persone e mi piace scegliere di passare il mio tempo con quelle poche con cui sto bene. Molte volte mi isolo volontariamente perché ne ho bisogno, sicuramente per egoismo, ma anche perché spesso sento la necessità di ritagliarmi un pò di tempo per ritrovare me stessa.

 

Poi ci sono punti saldi nella vita di tutti, nella mia sono la famiglia e gli amici più stretti, e sono quelle persone da cui non riesco a staccarmi per lungo tempo. Per cui non mi definirei troppo solitaria, ma senza ombra di dubbio preferirò sempre una spiaggia isolata ad un locale affollato di gente vestita allo stesso modo, che beve gli stessi drink e ascolta la stessa musica.

Tre aggettivi per descrivere Solo nero:

Preferirei che fossero gli altri a descriverlo, ogni lettore ne avrà un opinione diversa. Come ogni cosa che viene resa pubblica, quando diventa “di tutti” acquisisce tanti significati, ogni interpretazione è soggettiva. Quindi, non credo che ci siano solamente tre aggettivi per definirlo. Fatta questa premessa, se dovessi sceglierne tre secondo il mio punto di vista direi: conciso, impulsivo, mio.

Cosa ne pensa di coloro che considerano i thriller italiani ancora di seconda categoria?

Ci sarà sempre qualcuno che lo penserà, le opinioni vanno rispettate, soprattutto quando ci si mette in gioco. Sta negli scrittori italiani cercare di fare sempre meglio, per arrivare a soddisfare il maggior numero di persone possibili. Speriamo cambino idea, in un futuro non troppo lontano.

Oggi accade spesso che libri mediocri salgano alla ribalta. Quali sono gli ingredienti giusti per scrivere un romanzo di successo?

Oggi, purtroppo, si tende a dare importanza all’impatto mediatico del contenuto di un libro e molto meno alla qualità. L’obiettivo è sempre quello di vendere molte copie, mentre lo scopo di una lettura dovrebbe andare oltre il semplice intrattenimento. In ogni caso, non mi sento assolutamente all’altezza di fornire una risposta a questa domanda. Quando e se dovessi mai scrivere un romanzo di successo, saprò dirglielo.

Wulf Dorn

Wulf Dorn

Qual è il suo autore preferito? E Autrice?

Wulf Dorn. Adoro i suoi thriller psicologici e come li scrive. Autrice non saprei, al momento non ne ho una che preferisco più di altre.

Il libro che avrebbe voluto scrivere?

Quello che ho scritto, senza dubbio, perché nessun libro che io abbia mai letto potrebbe appartenermi così tanto.

E quello che sta leggendo?

Chi è morto alzi la mano di Fred Vargas.

 

I suoi progetti…

Di pagine scritte ce ne sono parecchie, il tempo di lavorarci come si deve e direi che tra qualche mese posso pensare all’uscita di un secondo libro.

Un pensiero per i lettori di Letteratura e dintorni

Un grazie a chi si prenderà il tempo di leggere questa intervista e un grazie ancora più grande a chi sceglierà di acquistare Solo Nero.

 

 

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