Perchè non cento? 99 poesie atipiche
( Alter Ego /Augh Edizioni, poesie, Euro 9,90)
Chi è Alessandro Pagani
Alessandro Pagani è nato nel 1964 a Firenze. Appassionato di poesia da sempre, ha fatto parte negli anni ’80 del movimento artistico underground fiorentino “Pat Pat Recorder“. Nel 1988 inizia un percorso come musicista con svariati gruppi tra i quali gli Stropharia Merdaria, Parce Qu’Il Est Triste, Hypersonics (con cui ha partecipato ad Arezzo Wave), Subterraneans e successivamente con i Valvola, insieme ai quali fonda l’etichetta discografica Shado Records, attiva sino al 2007.
Attualmente è batterista della desert rock band Stolen Apple, con la quale ha fatto uscire l’album di debutto “Trenches”, e componente della giura del concorsodi poesie “Daniela Pagani e Manuela Masi“, patrocinato dal Calcit Chianti Fiorentino.
“Perchè non cento”? è la sua prima pubblicazione, dopo il libretto autoprodotto del 2011 “Le Domande Improponibili” (tutto quello che avreste voluto sapere sulle risposte, e non avete mai osato chiedere).
Di cosa parla Perchè non cento?
“Perchè non cento”? uscito il 31 Marzo 2016 è un libro che gioca con il caleidoscopico mondo delle parole tra combinazioni e scambi di lettere, calembours, rime, sonetti, anagrammi ed assonanze fonetiche, in un puzzle originale composto da 99 poesie atipiche che sorprendono.
Risultato di una ricerca libera che punta ad un nuovo modo di scrivere nella reinterpretazione del linguaggio per combinare originalità, estro e sperimentazione : frutto di un’arte highbrow o lowbrow? In realtà niente di tutto questo, la poesia di Pagani è uno schietto ed istintivo inno alla vita e alle sue infinite sfaccettature, contenente vena umoristica, gusto genuino per la parodia, svolte imprevedibili delle emozioni, in un susseguirsi di celebrazioni ritmiche ed intuizioni iperboliche, come nella poesia.
Alcuni brevi estratti, ed una poesia:
1. L’orario è ora rio / per l’arrivata / perla a riva / torna all’amata / parlavi d’amore / ma d’ore ti priva / chi usa domani / chiuso di mani…….
2. Indi via è l’invidia, alla base del testo,: “Oh te…..Remo…..otteremo il gesto”? Periremo remando, se Re mando al suo trono, torno Rom o lottando, io tramando il suo dono.
3. Io mi dico maledico ma le dico: “Lei mi celia, mia Alice, lei mo modica e lo dice”! Poi mi cala il di lei calice, in quel dì di lode a Cadice; io mi dico: “Lì c’è il docile”! Rimettendo a posto il focile.
4. Luci di stelle lucide stelle / si desta d’ali d’estate il lido / lui dista cieli di steli decisi / celesti distese e stili delusi / scelti da illuso stolto e colluso / coll’uso si tedia solo l’ottuso / so tutto orsù sorridi sol tu / tu sol tanto io poco do / Re mi fa sol-e suona medesimo / andiamo mes enfants: Luigi XIV
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