PROIBITO DORMIRE di Chiara Cernigliaro

PROIBITO DORMIRE di Chiara Cernigliaro

PROIBITO DORMIRE

di Chiara Cernigliaro

(Zap Editore, anno 2015, pagg.96, euro 13)

La nostra collaboratrice Girolama Sansone ha recensito per noi Proibito dormire della giovane e talentuosa fumettista siciliana Chiara Cernigliaro.

DI COSA PARLA

Proibito dormire è un fumetto fantasy a firma della giovane Chiara Cernigliaro (a destra nella foto mentre disegna) che narra le vicende di due giovani Sya e Caleb, e di un terzo misterioso personaggio, Otoko, alieno alla comunità.

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La storia è ambientata in un mondo fantastico abitato da creature simili a quelle terrene, divise in clan, ognuna delle quali è affidataria di compiti specifici che possono essere svolti solo dagli affiliati allo stesso clan.

 

I due protagonisti, appartenenti a due differenti gruppi sociali, indagano sul mistero che aleggia intorno ad un’antica leggenda nel tentativo di spiegare il perché nel villaggio gli abitanti non dormono più da secoli. Chi si addormenta, infatti, è destinato a morire. Sya e Caleb riescono a scoprire il motivo per cui è pericoloso addormentarsi e grazie all’intervento provvidenziale di Otoko il mistero viene risolto.

 

cover-pb-1COSA NE PENSO

Il primo impatto con il fumetto ci mette in mostra la grande fantasia di cui è dotata la giovane esordiente. La storia, scritta e disegnata dalla stessa Chiara, mette in evidenza l’eccellente capacità dell’autrice di esprimersi attraverso le immagini. Le vignette, che si susseguono con un ritmo incalzante, riescono a trasmettere al lettore tutta una serie di sensazioni ed emozioni anche in assenza di dialoghi tra i personaggi.

 

Ad un’attenta rilettura dell’opera di Chiara Cernigliaro, che affronta il delicato problema dell’emarginazione, vengono in mente tanti aspetti e tante situazioni che sono strettamente correlate alla vita reale mettendo in risalto la paura che ogni uomo ha nei confronti della diversità. Il mondo fantastico espresso da Chiara appare come una finestra attraverso cui gli uomini possono osservare la realtà, la società civile e se stessi, per scoprire i punti di forza e le debolezze di cui sono dotati. In questo strano luogo gli uomini possono attingere i segreti per migliorare la qualità della vita e superare le barriere e gli ostacoli che si incontrano lungo il cammino.

La divisione in clan riflette l’organizzazione della nostra società civile. Che sia quello dei “Capaci”, oppure del “Ferro battente” o della “Squama liscia” poco importa, di fatto, sebbene non vi siano distinzioni nette, anche la nostra società è divisa in classi sociali. Così se nel mondo di Chiara esiste il clan dei Mentori, nella società civile esiste la classe intellettuale che ha il dovere di morale di aiutare gli altri a crescere mettendo a disposizione di tutti la cultura e la saggezza che la contraddistingue.

Sya si identifica perfettamente con gli appartenenti al suo clan. Lei sa che i “Mentori” sono la parte intellettuale del paese che ha il compito di guidare il popolo. Non a caso i “Mentori” vengono rappresentati dall’autrice con tre occhi sulla faccia, dove il terzo occhio, senza ombra di dubbio, serve per guardare al di là delle apparenze, per scoprire ciò che comunemente sfugge allo sguardo distratto della maggior parte della gente.

Caleb, invece è un guerriero. Nel suo clan, quello dei “Pelle robusta”, tutti vengono addestrati ad ogni tipo di combattimento. Pertantochiara-cernigliaro-palermo-comic Caleb è capace di sferrare attacchi, ma soprattutto di difendersi dalle aggressioni. Non è un caso che i due protagonisti principali del fumetto siano appartenenti a questi due clan.

 

Intelligenza ed aggressività sono sempre stati le due componenti essenziali nella lotta per la sopravvivenza. Attraverso l’intelligenza l’uomo è riuscito a migliorare le condizioni di vita della specie umana e grazie alla forza è riuscito a non soccombere di fronte alle avversità. Ma a volte, come succede nel fumetto, l’uomo assume comportamenti non consoni alla sua natura finendo col fare del male a chi gli sta intorno. Di conseguenza finisce con lo smarrire il senso vero delle cose e col distruggere quanto di bello e costruttivo è stato creato prima.

 

Allora è indispensabile che ognuno di noi sia come Otoko, il terzo protagonista capace di viaggiare tra due mondi, quello reale e quello dei sogni, affinché si possa sognare senza però perdere di vista ciò che conta veramente.

 
Chiara Cernigliano in Proibito dormire ci ricorda che dai sogni scaturiscono le idee. Sognare fa bene, ma bisogna difendere le idee che ogni uomo custodisce dentro di sé. Lì c’è l’essenza del progresso e della civiltà.

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