La grande bellezza, affresco onirico e felliniano delle debolezze umane
La mia è soltanto una piccolissima riflessione sulle polemiche che stanno accompagnano l’Oscar che si è guadagnato “La grande bellezza”. L’avevo già vista, quindi per me ieri sera su Canale 5 è stata la seconda volta. Me la son goduta, ho voluto capirla meglio, osservarne i dettagli, le splendide inquadrature di una Roma eterna che, non c’è niente da fare, continua a sprigionare strani poteri nonostante il disfacimento a cui giornalmente viene sottoposta. Un film crepuscolare sul senso della vita e della morte che, ci mancherebbe altro, può anche non piacere, ma che comunque deve farci sentire orgogliosi di appartenere a questa magnifica terra di geni e sregolatezze.
“La grande bellezza” è un affresco onirico e felliniano (forse oltreoceano è piaciuto proprio perché ricordava la Dolce vita?) delle debolezze e miserie di una manciata di persone che beninteso non appresentano i romani, ma che in qualche modo incarnano tutti noi.
Per questo credo che questa volta gli italiani dovrebbero fare squadra, al di là dei legittimi gusti personali sulla pellicola, perché questo Oscar non può portare che bene anche alla nostra economia. In America stanno già organizzando viaggi a Roma sulle orme dei luoghi immortalati da Sorrentino…
Per cui io non mi sento di dire altro che “BRAVI…GRAZIE!”
ENZO CARMINE DELLI QUADRI 24 March 2014
Concordo pienamente con la recensione di Dianora. Un film crepuscolare che esalta, comunque, il genio e la sregolatezza di noi italiani. Peccato che, da noi, tutto debba poi tradursi in polemiche e non in critiche.
Enzo
Dianora Tinti 24 March 2014
Mi fa piacere che tu, Enzo, concordi con me. Ogni tanto bisognerebbe mettere da parte la nostra vena polemica e utilizzare la critica come strumento per migliorare e migliorarsi….