Noir: ‘L’ultimo segreto di Via Volpi’ ne parla Paola Minussi

Noir: ‘L’ultimo segreto di Via Volpi’ ne parla Paola Minussi


L’ultimo segreto di Via Volpi
di Paola Minussi
(2025, Bertoni)


Chi è l’autrice

Paola Minussi è scrittrice, musicista e docente di chitarra classica alla Musikakademie di Basilea. Da sempre convinta che la scrittura possa essere un potente strumento di consapevolezza, trasformazione e impegno civile, intreccia nei suoi testi autobiografia, temi sociali e lo studio degli archetipi, che, nel tempo, continuano a raccontare chi siamo.

Conduce laboratori di scrittura e narrazione di sé per adulti e ragazzi, dove le parole diventano occasione di cura, memoria e libertà.

Nei suoi romanzi affronta questioni attuali e profonde, dando voce a chi spesso non ne ha.

Ha pubblicato L’archivista di Torrechiara (Bertoni) romanzo distopico da cui è nato Risveglio a Torrechiara, monologo teatrale scritto e interpretato da Claudia Fontana.

Appassionata di Tarologia e dell’interpretazione degli archetipi del Femminile, a cui ha dedicato anche la pubblicazione Rituali armonizzanti con gli Arcani  insieme a Valentina Geissler, ha fondato il progetto Women in White – Society, una rete culturale che promuove il pensiero femminile e una visione del mondo più inclusiva e rispettosa delle differenze (non solo quelle di genere).

Accanto al suo impegno civile, Paola non smette mai di coltivare speranza e uno sguardo positivo sul reale, convinta che la luce possa convivere con le ombre, senza negarle.

Il suo motto – che è anche quello dell’ispettrice Carvalho – è la sintesi del suo approccio alla scrittura e alla vita: «Senza fretta, ma senza tregua».

Vive a Como, tra musica, parole, gatti e Tarocchi, sognando un giorno di trasferirsi a Lisbona.

Di cosa parla il libro

Uscito in libreria a luglio scorso e ambientato tra Como e Lisbona questo noir psicologico ha come protagonista Rosa Carvalho, ispettrice della polizia giudiziaria di Lisbona.

Paola Minussi

Il caso in cui si imbatte appare semplice benchè inquietante: una donna viene ritrovata priva di memoria nel Jardim da Estrela e, dopo un breve ricovero in ospedale, muore improvvisamente.

 

A Rosa Carvalho però qualcosa non torna. Da una scritta enigmatica sul suo corpo, a una serie di dettagli inspiegabili. Ecco perché l’indagine troppo frettolosamente archiviata viene riaperta.

 

Le ricerche conducono la polizia fino a Como, tra le stanze polverose di un palazzo affascinante e oscuro, noto un tempo come Il Dollaro, la casa di appuntamenti più celebre della città. Tra le sue mura echeggiano segreti inconfessabili e atroci delitti: l’ultimo dei quali accade allorquando un gruppo di amici elabora un perverso gioco di seduzione che si trasforma in una spirale di feroce violenza.


Paola, come nasce la sua passione per il giallo e il noir?

“Da sempre sono affascinata da questi generi letterari: fin dalla mia adolescenza ho divorato i grandi classici, da Agatha Christie a Simenon, fino ad arrivare agli autori nordici contemporanei come Jo Nesbø. È una passione che non mi ha mai abbandonato, anzi: con il tempo è cresciuta, si è affinata, ha trovato nuove direzioni”.

Tra realismo e immaginazione e una stesura lunga e meticolosa, lei affronta temi attualissimi: violenza di genere, narcisismo patologico, desiderio di controllo, sorellanza, giustizia.  Un’osservazione lucida del nostro tempo, ma senza spegnere la fiammella della speranza. Come nasce questa storia?

“La storia che racconto in questo romanzo la portavo dentro da tempo. Era lì, in attesa di trovare la sua voce, i suoi luoghi, il suo respiro narrativo. Un tema che mi ha sempre colpita profondamente è quello dell’amnesia. La perdita di memoria è, da un lato, un abisso: cancella il passato, ti priva delle radici. Ma, dall’altro, rappresenta anche una possibilità di rinascita. Una nuova vita. Un nuovo nome. Un nuovo inizio”.

E sembra che sia stata proprio Agatha Christie ad ispirarle questa storia…

“Sì, è stata lei a ispirarmi. Non tutti sanno che dopo aver appreso che il marito stava per lasciarla per un’altra donna – naturalmente più giovane – scomparve per undici giorni. E perse la memoria. Ricordo ancora la fortissima emozione che provai quando pernottai ad Harrogate, in Inghilterra, proprio nell’hotel in cui lei si rifugiò durante quei giorni sospesi nel tempo. È da quella commozione, e da quella fascinazione, che è nato anche il mio romanzo”.


Con L’ultimo segreto di Via Volpi, Paola Minussi si conferma una voce originale e potente nel panorama del noir italiano. Un romanzo intenso e raffinato, dove la giustizia si intreccia alla poesia, e il dolore lascia spazio alla possibilità di rinascita.

Un noir inquietante con un intreccio che pone interrogativi sul concetto di giusto e sbagliato. Una storia che ci conduce, mano nella mano, lungo la sottilissima ed evanescente linea di confine tra giustizia e vendetta.

Da portare con sé in viaggio o sotto l’ombrellone se si è in vacanza o da leggere sul divano se si resta a casa, per riflettere, emozionarsi e (ri)scoprire la forza delle storie.


Commento e intervista a cura di Francesca Ghezzani, giornalista e addetta stampa


 

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