Parla la giovanissima scrittrice Simona Campagna
Un legame che uccide
di Simona Campagna
(autoprodotto)
Simona, lei è una giovanissima autrice che si affaccia per la prima volta al panorama letterario. Ci dica qualcosa di lei…
“Ho 16 anni e frequento un istituto professionale ad Alba: il Piera Cillario Ferrero indirizzo socio sanitario. Ho scritto fin da piccola storie, ma senza pensare di voler fare la scrittrice. Anzi volevo fare l’insegnante. Ovviamente negli anni è cambiata molto questa prospettiva. Sono una persona socievole ed empatica, mi interessa il benessere altrui. Oltre a scrivere mi piace ascoltare la musica, passare tempo sui social e con la mia famiglia e editare video, ma soprattutto aiutare gli altri”.
Quando è nata in lei la consapevolezza che scrivere poteva diventare più di una semplice passione?
“Non saprei rispondere con certezza quando, ma so che è arrivata al momento giusto. La scrittura sotto molti aspetti mi ha salvato. Ora ho una forma di sfogo che può essere un beneficio per me, ma anche per chi legge. Posso dire che tutto è iniziato ormai quattro anni fa quando mi misi in testa un’idea: scrivere un libro. Avevo una trama e molto tempo libero, è stato sufficiente mettere mani su una tastiera e iniziare a scrivere. Ed proprio lì tra quelle prime pagine che ho capito che la scrittura per me non era solo un hobby, bensì la mia vita”.
Qual è stata la scintilla che l’ha portata a scrivere Un legame che uccide?
“Non c’è stata una vera e propria scintilla. Un legame che uccide è frutto di cose che mi sono accadute, di notizie lette o viste in TV e della mia immaginazione. Al di là di questo considero questo libro 100% parte di me, a partire dai personaggi, i luoghi, insomma tutto”.
Ci dica qualcosa sulla trama…
“Un legame che uccide parla di Anthony che, con l’aiuto di una psicologa, ripercorre la sua vita fin dagli inizi. Anthony nasce a Roma: è il secondogenito di Pablo, un grande boss mafioso, ed Emily, una donna di classe, sensibile e protettiva soprattutto nei confronti dei figli.
La famiglia comprende anche gli altri due fratelli: Benjamin, il maggiore, forte e considerato il migliore, e Peter, il più piccolo, che vive nella beatitudine e nella spensieratezza, ignaro di tutto ciò che gli gira intorno. La storia si sviluppa partendo dall’ l’infanzia di Anthony. La svolta nella vita del protagonista arriva quando parte per l’America. E’ lì che conosce Rosie e Valentino. Rosie è un’ottima persona e fra lui e la ragazza nasce un legame intoccabile. Valentino invece è un uomo affascinante, elegante e manipolatore”.
Quanto tempo ha richiesto la stesura della storia?
“Quasi tre anni. Ho cercato di renderlo, se non perfetto, il più completo possibile. Ho messo tutta me stessa in queste pagine. Ammetto di essere sono molto fiera di questo libro e del mio progetto di continuare a scrivere.”
Progetti per il futuro?
“Dopo il diploma vorrei fare l’educatore, ma soprattutto continuare con la scrittura.”
Intervista a cura di Fausto Bailo, promotore culturale.






