Musica: ‘Barbera Summer Festival’ parlano i Lindal
Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra
Jim Morrison
Nel comune di Costigliole d’Asti, avrà inizio una nuova rassegna musicale: Barbera Summer Festival, Il concept della parte musicale, è stato realizzato con la collaborazione di Monsonica, seguiranno quattro concerti per il primo salirà sul palco il gruppo dei Lindal.
Abbiamo intervistato per voi i componenti del gruppo: Roberto Avena, Chiara Cesano.
Roberto Avena
Originario di Robilante (Val Vermenagna), nasce in una famiglia di musicisti di tradizione popolare. Suo padre, clarinettista e sassofonista, è stato il suo primo punto di ispirazione per il suo viaggio musicale. Studia fisarmonica, strumento tradizionale della sua valle, attraverso il quale si può assaporare la vera cultura della valle Vermenagna.
Presto entra in contatto con la realtà occitana, e in particolare con i Lou Dalfin di Sergio Berardo, il gruppo occitano per eccellenza. Da qui fioriscono i primi gruppi come la Courenta Minima Orchestra nella quale sperimenta le sue prime composizioni. Attualmente collabora con: Lindal, Gran Bal Dub Sergio Berardo (Lou Dalfin) + Madaski (Africa Unite), Quimera, Grande Orchestra Occitana, Sonadors, Baklava Klezmer Soul, Silvio Orlandi e Orchestra Terra Madre.
Chiara Cesano
Nata e cresciuta nel cuore pulsante della Valle Varaita, la sua vita è stata intessuta fin dall’infanzia con i ritmi e le melodie della cultura occitana. Le feste popolari, i balli tradizionali, i racconti tramandati di generazione in generazione hanno forgiato la sua musica, radicandola profondamente nella terra che l’ha vista nascere. Questa immersione totale nella cultura locale ha alimentato una passione ardente per la musica popolare occitana, una passione che l’ha portata a scegliere il violino, voce ancestrale della sua valle, come strumento di espressione.
Il suo percorso musicale l’ha vista collaborare con formazioni storiche come i Lou Dalfin, dove ha potuto approfondire la sua conoscenza della tradizione occitana, e con una varietà di gruppi di musica popolare e non, che hanno arricchito il suo bagaglio musicale. Attualmente collabora con: Lou Tapage, Lindal, Gran Bal Dub aka Sergio Berardo + Madaski, Grande Orchestra Occitana, Duea, Violonaires e Orchestra Terra Madre.
Home:http://www.lindal.it
S p o t i f y : https://open.spotify.com/intl-it/artist/2ypeay3u7JaydIi8ln16jA? si=1RzXfSqiT12sRGSYjO1RAw
Roberto, quando la sua passione per la musica si è trasformata in professione?
“In realtà non c’è mai stato un vero prima e dopo. Sono cresciuto in una famiglia in cui la musica era parte della quotidianità: mio padre clarinettista, mio fratello batterista e i miei prozii Beppe e Severin due musicisti noti della Val Vermenagna. A un certo punto, suonare è diventato più di una passione: era un linguaggio, un modo di essere nel mondo. Quando ho iniziato a partecipare a progetti importanti come Gran Bal Dub con Sergio Berardo e Madaski, la Grande Orchestra Occitana, la tournée con Silvio Orlandi, i Sonadors, Baklava Klezmer Soul, Orchestra Terra Madre e molti altri, ho capito che quella strada era ormai tracciata”.
Come è nata la vostra collaborazione?
Chiara Cesano: “Ci siamo incontrati su palchi diversi, in occasioni diverse, finché la musica ci ha messi uno accanto all’altro in particolare nei gruppi Gran Bal Dub aka Sergio Berardo + Madaski e la Grande orchestra Occitana. È stato un incontro molto naturale, fatto di affinità musicali e visioni simili. Avevamo entrambi voglia di esplorare le radici della musica tradizionale delle nostre valli, ma anche di spingerci oltre, sperimentare. Così è nato Lindal, quasi senza che ce ne accorgessimo”.
Roberto Avena:“Eravamo già parte di progetti comuni, ma è stato quando ci siamo messi a sperimentare con l’elettronica che abbiamo scoperto di avere un linguaggio nostro”.
Quali sono le radici musicali del gruppo Lindal?
Roberto Avena: “Le nostre radici affondano nella musica occitana. È una musica che ci ha cresciuti, ci ha formato come persone prima ancora che come musicisti. A queste radici si aggiungono influenze più recenti, legate all’elettronica, alla sperimentazione sonora e alla composizione contemporanea”.
Chiara Cesano: “Lindal nasce da tutto ciò che abbiamo ascoltato, vissuto, suonato. Le feste di paese, le notti nei fëstin, ma anche gli ascolti solitari, i paesaggi delle nostre valli, l’energia degli allievi. Sono radici vive, che si trasformano”.
Il nome Lindal ha un qualche significato?
Chiara Cesano: “Sì, viene dall’occitano e significa soglia, principio di…. Ci è sembrata una parola perfetta per raccontare quello che volevamo fare: racchiude l’idea di un viaggio, di un passaggio verso un altrove musicale. Un luogo dove la tradizione si mescola all’innovazione, dove il violino e la fisarmonica diventano voci che raccontano storie sospese nel tempo, tra memoria e immaginazione. Lindal è il punto in cui le radici affondano e, allo stesso tempo, spingono verso nuove direzioni”.
Come nasce la vostra passione per la musica occitana?
Roberto Avena: “Per noi la musica occitana non è una passione: è casa. È quello che sentivamo da bambini, che vedevamo suonato nelle feste, che ci ha accompagnato nei momenti importanti. Ma soprattutto, è una musica che parla, che racconta storie, che unisce”.
Chiara Cesano: “E poi è una musica che si dona, che non esclude. L’abbiamo incontrata perché era già lì, nelle nostre comunità. Quando la suoniamo, ci sentiamo parte di qualcosa che ci precede, ma che possiamo reinventare ogni volta”.
Progetti per il futuro?
Roberto Avena: “Abbiamo appena pubblicato il nostro primo album, “Gris Cenre”, ma siamo già immersi nella scrittura di nuovi brani per il prossimo disco. Lavoriamo molto sulla ricerca sonora e sul dialogo tra acustico ed elettronico”.
Chiara Cesano: “Stiamo anche portando Lindal in tour, ed è meraviglioso vedere come il progetto cresca dal vivo, concerto dopo concerto. Continuerà anche la collaborazione con Dunkelbunt, produttore viennese con cui abbiamo trovato una sintonia musicale naturale. Ha creduto in Lindal sin dal primo ascolto e ha lavorato con noi su “Carosel”, il nostro primo singolo. Stiamo già pensando a nuovi progetti insieme”.
Intervista a cura di Fausto Bailo, promotore culturale.