“…scrivimi!”: storia di un amore
“Un romanzo è una serie di dipinti: ricorda la via crucis, quella che si può vedere in tutte le Chiese. I fedeli di fronte ad ogni quadro si fermano e pregano, poi escono più sollevati. Forse chi scrive è solo uno che è stato costretto a rappresentare le sue via crucis.” (Franco Rizzi)
Attraverso le recensioni di alcuni suoi precedenti romanzi, i lettori di questo Blog hanno già avuto modo di conoscere Franco Rizzi, l’ingegnere che alla guida dell’azienda di famiglia ha viaggiato in lungo e largo per il mondo.
Franco Rizzi
Progettista di apparecchi per lo scambio termico e il risparmio energetico installati in raffinerie di petrolio sparse in tutto il pianeta, dice di aver conosciuto uomini comuni, imbroglioni, ciarlatani, persone per bene, tecnici competenti e mediocri, ma anche manager diabolici e dirigenti presuntuosi.
Nonostante ciò ha trovato il tempo, soprattutto negli ultimi tempi, per coltivare la
Premiato Ass. Industriali Bresciani
sua passione per la scrittura, pubblicando dodici romanzi, per la maggior parte a cornice storica.
Lo scrittore abita ad Iseo, in riva al lago, in una bella casa costruita sul terreno dove, durante la guerra e fino agli anni 70, sorgeva uno degli stabilimento della sua azienda, dismesso poi per l’apertura di una nuova sede.
La sua ultima opera è “…scrivimi!”
Di cosa parla
Ispirato ad una vicenda vera (Nino, il protagonista, è morto nel 1972) narra la storia di due giovani che hanno appena il tempo di incontrarsi prima di perdersi per decine di anni.
Nino proviene dal sud e per sfuggire ad una vita grama si arruola in Marina e combatte prima in Turchia e poi, dopo Caporetto, in nord
Italia per difendere la linea del Piave.
Alla fine della I guerra mondiale, mentre aspetta di imbarcarsi, conosce Maria Grazia, una giovane ragazza orfana di entrambi i genitori e se ne innamora, totalmente ricambiato.
Per assicurarsi un futuro migliore, i due si convincono che l’unica strada è l’America. Non senza patemi d’animo, Nino decide così di partire per primo in avanscoperta, lasciando Maria Grazia in Italia che lo avrebbe dovuto seguire subito dopo.
Purtroppo però qualcosa non funziona e i due si perdono finché…
Cosa ne penso
“…scrivimi!” riesce ad emozionare fin dalle prime battute. Suggerendo parallelismi con la prosa di Verga, l’autore lascia parlare i personaggi, i loro sentimenti, le loro passioni, senza addentrarsi in giudizi, come fosse invisibile. Una sorta di impersonalità narrativa che dà spessore al romanzo e regala ai lettori la possibilità di immedesimarsi nei protagonisti con la massima libertà, senza il vaglio dell’autore.
I personaggi sono veri e convincenti, tratteggiati perfettamente, e l’indagine psicologica è acuta e sottile, profonda e rispettosa.
Pur vivendo gli stessi incubi, in mondi lontani e diversi, i protagonisti riescono a conservare in un angolo del loro cuore il sogno di gioventù che non intende invecchiare ma, anzi, con l’avanzare dell’età, si fa più vivo e ingombrante che mai.
Con una prosa pulita e incisiva, la narrazione procede con ritmi sempre incalzanti e per questo riesce a tenere sempre desta l’attenzione del lettore che non sente la necessità di fare pause, come capita spesso nelle lettura di altri libri, quasi a prendere fiato per poi continuare.
Un romanzo che riesce a coinvolgere per la peculiarità della storia narrata, ma anche per la capacità dell’autore di sollecitare la sfera emotiva di ognuno di noi.
Una storia bella e ben narrata, quindi, che fa riflettere non tanto sull’amore, quanto sul destino e sulla clessidra della vita che va comunque avanti, a dispetto di tutti e tutto mentre gli anni, come sabbia, sfuggono velocemente tra le mani…