‘I Gorgone. Storia di una famiglia messinese (1862-1962)’

‘I Gorgone. Storia di una famiglia messinese (1862-1962)’


I Gorgone. Storia di una famiglia messinese (1862-1962)

di Caterina Maria Albana

(Effigi, 2025)


Chi è l’autrice

Originaria di San Piero Patti, paese della provincia di Messina, Caterina Maria Albana è stata insegnante di storia e filosofia nei licei di Grosseto, partecipando a progetti educativi europei comprensivi di filmati e testi sulle persecuzioni antisemite e sugli eccidi nazifascisti in Toscana e Roma. Ha inoltre collaborato con l’Isgrec (Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanra) e l’Istituto Gramsci.

In precedenza ha svolto attività di giornalista pubblicista per il Giornale di Sicilia e ha curato l’ufficio stampa dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo.

A San Piero Patti ha partecipato alla realizzazione di un monumento in memoria delle vittime della violenza fascista del 1921.

Il libro Risveglio popolare (1944-1946). La rivoluzione repubblicana di San Piero Patti, è un’opera postuma del padre, Giuseppe Albana, che l’autrice ha curato e dato alle stampe presso Effigi nel 2017.


Di chi e di cosa parla il libro? Ti riguarda direttamente?

Sì, il libro narra la storia della famiglia di mia madre, i Gorgone. Tra i principali protagonisti vi è infatti Salvatore Gorgone, mio nonno. Emigrato negli Stati Uniti nel 1913, ha combattuto la Grande guerra come soldato americano, poi è tornato in Italia e ha dato vita ad una piccola impresa commerciale. Ma parlo anche di un suo fratello scomparso in Argentina, di due sue sorelle entrate in convento, dei suoi genitori e figli, di personaggi minori, di storie e leggende locali che hanno fatto da cornice a generazioni di Gorgone.

Scrivi che l’origine nobile è eventualmente da documentare ma non è rilevante conoscerla. I Gorgone erano soprattutto persone di cultura e piccoli proprietari terrieri molto conosciuti a San Piero Patti, il comune dove visse la maggior parte di loro. La famiglia Gorgone ha infatti abitato tra Tesoriero e Laberinto (Labbuintu in gallo-italico, successivamente rinominata via Monastero). Cosa può colpire un visitatore che si reca in quelle due zone sampietrine che videro crescere i Gorgone?

Direi che tutte le zone di questo piccolo comune (2500 abitanti), situato a circa 500 metri sul livello del mare, nella Sicilia nord-orientale, rispecchiano una parte dell’isola inconsueta, verde, montuosa e vicina al mare. Dunque molto diversa da quella assolata dei feudi del Palermitano o dell’Agrigentino.

Cosa ti ha ispirato questa storia?

Sin da ragazza avevo sempre preso appunti su quel che mi veniva narrato, avevo cercato di tracciare l’albero genealogico, svolto delle prime ricerche. Ma ho iniziato a riorganizzare tutto quel che mi avevano raccontato mia nonna, mio padre e mia madre quando quest’ultima ha avuto un problema di salute che l’ha privata della memoria.

Caterina Maria Albana

Ha dunque capito l’importanza di rendere deposito documentale i racconti orali di tre generazioni consegnati a lei… Quanto tempo ha richiesto la stesura di un libro come questo, dall’inizio fino all’editing?

Sei anni. Ho rielaborato le mie vecchie ricerche nel 2019. La prima stesura è stata completata nell’autunno del 2022. Il testo pubblicato è il frutto dell’ultima revisione, effettuata nel 2024.

A chi consigli questa lettura?

Il libro può attrarre lettori di tipo diverso: quelli che amano le biografie, quelli che amano la storia… Vi sono riportati anche ampi stralci di diari, lettere, quaderni di scuola dei miei antenati. Può essere apprezzarto anche da coloro che amano le fotografie storiche. Nel libro ve ne sono un centinaio e molte sono anche dettagliatamente analizzate.

Con questo libro, il tuo percorso da scrittrice come è cambiato?

Non so bene come rispondere a questa domanda. Partecipando a progetti europei di storia, spesso incentrati sul tema della Memoria, ho scritto dei testi brevi su questi argomenti pubblicati nei siti web dei progetti o in testi antologici di alcune istituzioni. Avevo inoltre curato la pubblicazione degli scritti di mio padre, Giuseppe Albana, incentrati sul referendum del ’46, inserendovi anche due miei testi. Ma il libro che è uscito adesso è il primo pubblicato in autonomia.

Stavolta di 300 e più pagine! Complimenti. Progetti futuri artistici che puoi anticiparci?

Continuerò le presentazioni di questo libro anche in Sicilia.  Riguardo ai miei progetti personali futuri… l’intreccio fra globale e locale è un tema che mi appassiona molto. Perseguirò sicuramente questa area di interesse.

  • PERCHÉ VE LO CONSIGLIA TINDARA RASI

 

È un libro molto curato, ben documentato e, pur riguardando la biografia di una famiglia specifica, l’intreccio profondo fra le storie individuali e la Storia, fra vicende locali e vicende globali, fra luoghi della memoria e luoghi del mondo, ce lo rende affine per le risonanze di esperienze comuni che vi si colgono.

La luce arrivava portata dai lumi a petrolio e la vita si alternava fra queste stanze del paese e quelle della casa di Tesoriero, dove questa storia ha inizio.


Intervista a cura di Tindara Rasi, scrittrice e giornalista.


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