Max Bertolini, illustratore della Bonelli Editore

Max Bertolini, illustratore della Bonelli Editore

Chi ci segue, conosce la nostra passione per il fumetto, oramai parte integrante della cultura popolare, fenomeno artistico secondo a nessun altro.

 

Max Bertolini

Come promesso, dopo l’intervista allo sceneggiatore Mirko Perniola ecco quella all’illustratore Max Bertolini, autore del fumetto Morgan Lost e Dylan Dog – n°5.

 

Dylan Dog appare nel mondo dei fumetti nel 1986. Creato dalla fervida fantasia di Tiziano Sclavi, il poco tempo è diventato un cult del fumetto italiano.

 

Attraverso queste interviste vi faremo conoscere uno spaccato della Sergio Bonelli Editore, questa casa editrice operante già dagli anni quaranta sotto altre denominazioni e leader del settore in Italia.

 

Ringraziamo Bailo Fausto e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) per questa serie di interessanti interviste.

Max, ci parli di lei e di come è nata la sua passione per l’illustrazione…

“Amavo disegnare sin da bambino, volevo rendere reali le fantasie che avevo, soprattutto mi interessava la figura umana ma ero anche affascinato dalla prospettiva, da come le curve rendevano le forme, dalla forza espressiva dei disegni che vedevo, fumetti di super-eroi ma anche i lavori di illustratori di fantascienza e fantasy, Chris Foss, Vallejo, Frazetta”.

Quali sono stati i suoi maestri di formazione?

Sono autodidatta. Ho avuto alcune nozioni di base sull’inchiostrazione da un amico di famiglia ma ho studiato soprattutto da solo nel tempo libero dalla scuola e dall’Università”.

Come è avvenuto il suo incontro con la Sergio Bonelli Editore?

“Partecipai a una mostra di tavole originali di Claudio Castellini, ormai quasi trenta anni fa. Lì ho conobbi Sergio Bonelli e gli feci vedere le mia tavole. Lui mi mise in contatto col curatore di Nathan Never, Antonio Serra”.

Quando le è stato proposto di realizzare il fumetto: Morgan Lost e Dylan Dog – n°5?

“Circa 10 mesi fa”.

Quanto tempo è stato necessario per la realizzazione del fumetto?

“In tutto circa 5 mesi tra primo e secondo albo”

Quale tecnica grafica utilizza per la realizzazione delle tavole?

“Oggi lavoro quasi esclusivamente in digitale, mi consente una maggiore flessibilità e capacità di correzione. Spesso comincio ancora su carta e poi finisco in digitale, con tavoletta Wacom e penna ottica”.


 

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