La Fata Morgana in un fumetto, ne parla Claudia Milazzo

La Fata Morgana in un fumetto, ne parla Claudia Milazzo

Nella foto di copertina – Fata Morgana (paeseitaliapress.it)

 

Chi ci segue, sa  che Madala (Ehm Autoproduzioni) è il titolo di un’opera antologica che racconta con il fumetto la bellezza e la poesia della fede attraverso diversi racconti popolari e tradizioni religiose, tratte dalle culture dei cinque continenti e filtrate dalla sensibilità e dai diversi stili di ogni autore.

E’ composta da tre opere le cui illustrazioni sono state sapientemente colorate da Francesco Montalbano:

La Llorona” Elisa Bisignano per i testi e Antonello Cosentino per le illustrazioni

Marinette” Luigi Formola per i testi e Fabrizio Castano per le illustrazioni

Morgana Claudia Milazzo per i testi  e Elisa Bisignano per le illustrazioni

  • Grazie a  Fausto Bailo e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) abbiamo conosciuto l’Antologia e chiacchierato con i suoi autori. Questa è l’ultima intervista, quella a Claudia Milazzo, sceneggiatrice di Morgana (opera con illustrazioni di Elisa Bisignano).

 

Claudia Milazzo nasce nel 1992 a Erice (TP). Frequenta il liceo artistico e dopo il diploma si laurea alla Rome University of Fine Arts in Cinematografia. All’attività di videomaker e fotografa affianca quella di video editor e sceneggiatrice per il collettivo Ehm Autoproduzioni per il quale edita vari trailer e motion comics tra cui The Dead Waltz e scrive Balloon, What I see, Blind 8 e gli episodi di MADALA Morgana e Kumari.

Claudia, ci parli di lei e del suo incontro con il fumetto…

“Leggevo occasionalmente fumetti italiani e qualche seriale, ma ho iniziato a scriverli successivamente all’ingresso come membro effettivo di Ehm Autoproduzioni. Inizialmente il mio ruolo era principalmente quello di videomaker, ma dopo poco ho assunto anche quello di sceneggiatrice, pur dovendo fare qualche aggiustamento dal momento che avevo studiato sceneggiatura cinematografica, che differisce un po’ da quella dei fumetti. Questo mi ha portata ad appassionarmi al fumetto, nello specifico quello più autoriale“.

Quando ha sentito parlare per la prima volta della figura mitologica della Fata Morgana?

Claudia Milazzo, sceneggiatrice

In Sicilia, la regione in cui vivo, miti e leggende arricchiscono le fondamenta di questi luoghi pieni di storia e di molte culture. Il mito della Fata Morgana è uno di quelli che molti bambini conoscono che portati davanti allo stretto di Messina vengono trasportati in questa magia grazie all’effetto ottico surreale che in quelle giornate estive si crea e che viene reso ancora più magico dalle storie che genitori e nonni raccontano”.

Che effetto le ha fatto ridar corpo alle gesta di Morgana?

“È stata un’esperienza coinvolgente, a tratti malinconica perché mi ha riportata all’infanzia: a quando accanto a Babbo Natale e il Topolino dei denti c’era la Fata Morgana. Riscopro vecchi ricordi di mistiche storie d’estate nella nostra bellissima isola, la Sicilia. Ricordi fatti di immagini, colori, profumi e storie che hanno fondamento nelle esperienze, nelle leggende e nei viaggi dei nostri avi”.

Quanto tempo ha richiesto la realizzazione delle sceneggiatura?

“Sono una sceneggiatrice che reputa la documentazione come il primo passo per scrivere un buon prodotto.
Prima di avviarmi a scrivere nero su bianco ogni parola ho passato una settimana a documentarmi sulla Fata Morgana e su ciò che girava intorno al mito che l’accompagnava. Successivamente ho impiegato circa due settimane per le stesure e per la versione definitiva”.

Nella società di oggi c’è ancora spazio per personaggi della mitologia?

Alcuni personaggi mitologici, omettendo quelli con connotazioni negative, sono fonte d’ispirazione per caparbietà e coraggio, altri per romanticismo e spirito di sacrificio; penso che nel mondo odierno figure come queste si possano ritrovare nelle persone comuni e ognuno di noi può avere la fortuna di conoscerle”.

Se in sogno potesse incontrare Morgana cosa le domanderebbe?

Morgana è una donna forte e capace di grandi magie. Farebbe di tutto pur di proteggere gli innocenti e i più deboli. Se dovessi incontrarla in sogno mi piacerebbe chiederle dove trova il coraggio che la contraddistingue, che le permette di sfidare a testa alta e da sola un mucchio di uomini grossi e inferociti. Un coraggio che molte persone ancora oggi non hanno nemmeno di fronte ad un solo uomo, perché spaventate e abituate a pensare di essere deboli e inferiori. Le chiederei, insomma, di rendere tutte le persone forti e coraggiose come lei”.

Quale strumento musicale può racchiudere il carattere di Morgana?

“Direi un violoncello: forte, controllato e indipendente ma complesso da suonare perché richiede una grande maestria e forza fisica per sorreggerlo. Tutto ciò non lo rende uno strumento meno incredibile in quanto utilizzato anche come accompagnamento, capace di convivere armoniosamente con gli altri strumenti e di realizzare melodie durevoli nel tempo”.


 

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