‘Mostri e conigli a Tokyo’ di Fujiko Akiyama

‘Mostri e conigli a Tokyo’ di Fujiko Akiyama


Mostri e conigli a Tokyo
di Fujiko Akiyama

(La Clessidra \ Neko Publishing project, 2024)


Chi è l’autrice

Le notizie sull’autrice non sono molte: vive a periodi alterni tra il Giappone e l’Italia e poco più. Fujiko Akiyama, infatti, è un nome d’arte.

Di cosa parla il libro

Il romanzo, uscito il 15 maggio scorso, prende il via in un liceo di Tokyo. La protagonista è Tanaka Shizuka, una normale adolescente che un bel giorno decide di diventare un coniglio. È con questa stravagante decisione che comincia la storia di Usagi-chan, coniglietta in giapponese.

 

Una mente troppo complicata, follia, rifiuto della realtà o rivendicazione di libertà estrema? Tra diagnosi psichiatriche improbabili e tentativi della società di ricondurre la ragazza verso una condotta accettabile, Shizuka finirà in mano a individui senza scrupoli. Sullo sfondo di una Tokyo bene, città dinamica e splendente, emergono perversioni e crimini invisibili nascosti sotto la superficie patinata.

Cosa ne penso

Il grande successo del Giappone nella cultura popolare contemporanea di questi anni non accenna a diminuire. Non solo anime e manga, ma anche letteratura, design, cultura del cibo. Su questo trend si innesta l’arrivo sul mercato editoriale italiano di questo romanzo di Fujiko Akiyama.

Sensuale, perverso e dolce allo stesso tempo. ‘Mescolate un anime giapponese, la vena noir di Ryū Murakami, e avrete una versione nipponica e contemporanea de “L’idiota” di Dostoevskij’.

Il romanzo esplora i temi della libertà individuale e la dualità dell’interiorità umana. Il vero protagonista è il lato oscuro dell’umanità: ricchi cinici e annoiati che conducono vite parallele. Solo la giovane prostituta Koko sembra possedere una sensibilità tale da prospettare una qualche via di salvezza per la ragazza/coniglietta.

Il racconto assume una forma fluida, tra noir e romanzo psicologico, dove Shizuka aleggia delicata sempre con la volontà di fare del bene al prossimo e lo sguardo benevolo vero una società che non lo merita.

Mostri e conigli a Tokyo è un viaggio negli abissi della mente e nell’impossibilità di distinguere nettamente il bene e il male, la normalità e la follia. Una storia, a tratti disturbante, capace di toccare diverse tematiche, ma nel complesso romantica e commevente, quasi poetica.


Commento a cura di Dianora Tinti, scrittrice e giornalista


 

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