Nasce una nuova realtà culturale: Morsi Editore

Nasce una nuova realtà culturale: Morsi Editore


Le idee racchiuse in se stesse s’inaridiscono e si spengono. Solo se circolano e si mescolano, vivono, fanno vivere, si alimentano le une con le altre e contribuiscono alla vita comune, cioè alla cultura.

Gustavo Zagrebelsky


Giulia Pavani

Giulia Pavani è illustratrice e ha creato a Torino una nuova realtà culturale: Morsi Editore. Si tratta di un’ officina editoriale indipendente, una girandola di fumetti, graphic journalism e progetti creativi distribuiti online che offre uno sguardo radicale sulla cosa pubblica, cultura e attualità.


Ringraziamo Bailo Fausto e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) per aver reso possibile questa intervista.


Giulia, ci parli di lei e di come è nato il suo incontro con l’editoria…

“L’idea di Morsi è nata durante il primo lockdown reduce da 6 anni di esperienza nel campo dell’auto produzione di fumetti e progetti editoriali indipendenti. Io nasco come disegnatore grafico, ho studiato e lavorato da sempre a Torino e negli ultimi otto anni mi sono avvicinata molto al mondo della narrativa illustrata e del comics”.

Come descriverebbe il “giovane” mondo culturale della Torino di oggi?

“Il settore artistico-culturale è dappertutto allo stremo delle sue forze.

C’è un forte sfilacciamento tra l’arte popolare e quello che la città potrebbe offrire, non ci si crede abbastanza e di conseguenza non si investe abbastanza.

 

Torino fino a qualche anno fa viveva di iniziative coinvolgenti come festival, rassegne, eventi di ogni forma e dimensione poi hanno iniziato a privatizzare tutto, sono lievitati i costi e tutte le circoscrizioni hanno iniziato a svuotarsi di pubblico interessato.

 

Ma gli artisti sono rimasti. Torino porta nel suo grembo artisti che non aspettano altro che poter sbocciare nei loro quartieri e rivedere la quantità di pubblico che una volta ci rendeva molto orgogliosi”.

Quali sono i pilastri della Morsi Editore?

Morsi nasce anche per questo. Sfruttare quello che può offrire il territorio tra cultura, innovazione, solidarietà e arte indipendente. Come officina editoriale ci teniamo che gli autori di un progetto artistico letterario possano avere ampia  manovra di espressione. E che in qualche modo si costituisca una rete di collaborazione forte dalla progettazione di un volume alla fase di promozione, così da poter rendere questa rete la vera forza motrice di un officina che produce libri illustrati”.

Come vengono scelti gli autori con la quale collaborate?

“Molti dei nostri autori sono ragazze e ragazzi giovani, studenti che non hanno mai pubblicato e che ci propongono tesi e progetti universitari molto validi che finirebbero tra le pile di ricordi o addirittura trafugati.

Un altro dei motivi per il quale ho fondato Morsi è il fumetto. Il mezzo di narrativa sequenziale è a mio avviso uno dei mezzi più potenti ed espressivi di sempre ed è anche quello più sottovalutato. Ho studiato fumetto quando ero all’accademia e nonostante ci sia un universo di storia lungo millenni il fumetto è anche libero, non gli serve niente e nessuno per dire qualcosa, non gli servono soldi, permessi, leggi o altro, a volte basta solo una matita.

 

Siamo ancora una realtà neonata, ufficialmente siamo partiti a fine settembre 2020 e per il momento sono stati gli autori a venire da noi. Di questo siamo felicissimi vista la scommessa. Le opere e i progetti devono certamente essere conformi ai generi che tratta Morsi, critica sociale, politica, cultura e arte sono temi ampissimi dalla quale si possono trarre storie disparate e meravigliose, per il solo gusto di leggere o anche a scopi educativi. Sono però anche temi specifici mirati a smuovere la coscienza delle lettrici e dei lettori”.

Come è nato il libro: Tutto a un tratto, illustrato da Andrea Yokurama?

Tutto a un tratto nasce a ISIA di Urbino dalla mano di Andrea Yokurama. E’ un picture book d’autore che narra, attraverso la mano di Pablo Picasso, la realizzazione di Guernica, l’opera di pace che racconta la guerra.

Una trentina di pagine illustrate in cui gli elementi dell’opera vengono scomposti e lasciati agire nel tempo. Un’opera elegante e graficamente stimolante. Abbiamo deciso di pubblicarlo perché volevamo smentire questi concetti abusatissimi come la pace e la guerra che ormai attirano poco l’attenzione. Ecco secondo me un concetto difficile in un contesto difficile non richiede per forza espressioni elaborate, con Tutto a un tratto il concetto arriva forte e chiaro”.

Progetti per il futuro…

“Al momento c’è molta carne al fuoco, stiamo lottando contro il tempo per avere una vetrina completa sulla quale si possa acquistare con molta più comodità i nostri volumi. Sicuramente posso anticipare quello che abbiamo già fuori sui social, l’uscita del numero zero di Gastrite magazine una rivista politicamente scorretta e un graphic journalism sulla deportazione di esseri umani in Sierra Leone.


 

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