“Pietre” il giallo psicologico di Giusy Maresca

“Pietre” il giallo psicologico di Giusy Maresca

(Foto copertina NapoliToday)

Per la rubrica Parlano i lettori, pubblichiamo con piacere la recensione di Daisy Raisi  al romanzo  Pietre di Giusy Maresca.

Di cosa parla Pietre

Nella Grotta dello Scalandrone viene rinvenuto il cadavere di una ragazza. Un delitto commesso secondo una brutale pratica: la tortura della goccia cinese. Le indagini si intrecciano alle vicende di chi in vari modi faceva parte della vita di Gaia, la giovane vittima. Sogni infranti, vite spezzate, crudeli bugie. La complessità della natura umana emerge con chiarezza nelle sue molteplici sfaccettature, lasciando spazio a interrogativi sempre più inquietanti.

Cosa ne pensa Daisy Raisi

Pietre di Giusy Maresca è un giallo psicologico che avvince il lettore dalla sua prima alla sua ultima pagina.
Lo scavo sui singoli personaggi da parte dell’autrice è condotto in maniera perfetta a partire dalle loro abitudini di vita per passare poi alle reazioni che hanno nei confronti degli eventi a maggiore impatto emotivo.

Al riguardo, la contrapposizione dell’ispettore Franzoni e del commissario Antonio Russo, personalità antitetiche conferisce brio alla narrazione. Nell’insieme tutti i personaggi, anche quelli secondari, vengono tratteggiati in maniera efficace.


Lo stile è scorrevole; la proprietà di linguaggio notevole. La descrizione delle scene del delitto intorno al quale ruotano le indagini è particolareggiata e d’effetto.
Giusy Maresca per questo suo impeccabile romanzo d’esordio sceglie i luoghi della sua amata regione, la Campania: il Golfo di Napoli e la grotta dello Scalandrone, dove viene ritrovato il cadavere di una giovane donna, Gaia, sottoposta alla spietata tortura della goccia cinese.

 

Pietre, essendo un romanzo a valenza psicologica, fa ricorso a oggetti o condizioni di natura simbolica: le pietre, appunto, ma anche la mela, l’obesità, la paralisi, di cui il lettore, procedendo nella lettura, scoprirà il significato.
Oltre a essere un giallo psicologico, è un romanzo di denuncia sociale: parla di violenza maschile perpetrata ai danni di donne, diverse per età, provenienza geografica e ceto. Sia fisica che subdolamente psicologica, è spesso consumata fra le pareti domestiche e ha effetti devastanti sulla psiche e sul corpo fino a provocare, nei casi più tragici, perfino la morte.

 

Gaia, la ragazza uccisa, protagonista del caso che vede impegnati, nella ricerca del colpevole, Franzoni e Russo, viene ritrovata con il cranio traforato, regina senza scettro assisa su un trono di ferro. Non è casuale che l’assassino abbia scelto di aprire il cranio alla povera vittima, come a volersi impossessarsi della sua mente, dei suoi pensieri, della sua capacità decisionale.

 

Un libro che fa riflettere, un giallo che si spinge nei meandri più oscuri della mente umana scandagliandoli magistralmente.

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