‘La malinconia del ronin’ il nuovo giallo di Riccardo Bruni

‘La malinconia del ronin’ il nuovo giallo di Riccardo Bruni


La malinconia del ronin

di Riccardo Bruni

(2025, Indomitus Publishing)


Chi è Riccardo Bruni

Giornalista e scrittore, Riccardo Bruni scrive romanzi gialli, noir e thriller ed ha all’attivo oltre 150.000 copie vendute. Collabora con quotidiani, riviste e varie realtà del web, occupandosi di cronaca e di cultura. Segue da sempre il mondo dell’editoria digitale e cura laboratori e seminari sulla scrittura.

Questa storia rappresenta il quarto capitolo della serie gialla noir con protagonista l’ investigatore privato Dante Baldini. Un ciclo che ha già conquistato migliaia di lettori in tutta Italia.

Di cosa parla il libro

C’è una villa affacciata sul mare che nasconde un segreto. E forse una maledizione. In una torrida notte di giugno, Vittoria Cerami – ultima erede del celebre pittore Vinicio Ceramisi getta dal torrione medievale di Villa Monaldi, la sontuosa dimora di famiglia. Una tragedia che viene archiviata in fretta come suicidio: una lettera d’addio, alcune poesie intrise di malinconia. Tutto torna. O forse no.

 

La nuova proprietaria, Ginevra, nipote di Vittoria, scopre che non è la prima volta: altre donne, in passato, hanno fatto la stessa fine. Lo stesso salto nel vuoto. Le stesse ombre silenziose tra le stanze d’arte e i corridoi della villa. È solo una coincidenza? Una suggestione ossessiva? O quel luogo esercita davvero una forza oscura su chi vi abita?

 

Smarrita e inquieta, Ginevra teme che la villa possa reclamare anche lei. E così si affida a Dante Baldini, l’investigatore privato dal passato ingombrante e dallo sguardo disilluso, che affronta ogni enigma con una malinconica ironia. Tra poesie inquietanti, segreti di famiglia, personaggi eccentrici come Zelda e il Geco, e le luci ambigue di Rocca Tirrenica, Baldini si muove in equilibrio tra indizi e intuizioni, verità e illusione. Un’indagine che lo porterà a sfidare le ombre della villa. E anche quelle che abitano dentro di lui.

Riccardo Bruni

Cosa ne penso

“Per questa storia di Baldini avevo delle idee che mi giravano in testa – ha dichiarato Bruni. C’era una macchina da scrivere, che è un oggetto capace come pochi altri di evocare suggestioni particolari a chiunque lavori con la scrittura, anche a chi ha sempre scritto sulla tastiera di un computer. C’era poi l’idea degli scacchi, un gioco che ha a che fare con il giallo, anche se il modo in cui è entrato a far parte di questa storia, alla fine, si è dimostrato piuttosto diverso.

C’era anche l’idea di questa villa, a picco sul mare. Un luogo meraviglioso, in cui però è avvenuto qualcosa che stride mortalmente con la bellezza in cui è immersa. Poi c’era Baldini, che se ne andava in giro sulla Alfa con il sigaro in bocca e qualche vecchia canzone dallo stereo. E, alla fine, c’era il mare, e la mia voglia di tornare a vedere il mare ogni volta che ne ho l’occasione. A volte, per farlo, prendo la macchina. Altre volte, scrivo una storia”.

Il segreto del suo successo risiede in una scrittura scorrevole, coinvolgente, brillante e sempre avvincente, capace di tenere il lettore incollato pagina dopo pagina. I romanzi di Bruni non sono soltanto indagini da risolvere, ma veri e propri mondi narrativi. I personaggi secondari sono vivi, tridimensionali, irresistibili, e contribuiscono a creare un cast che il lettore riconosce e attende con la stessa curiosità riservata al protagonista.

 

E al centro c’è lui, Dante Baldini, un investigatore privato che è ormai diventato un punto di riferimento del giallo italiano. Originale, arguto, malinconico, un eroe imperfetto e autentico che rimanda ai grandi detective del noir classico, perfetto per chi ama figure immortali come Philip Marlowe, ma desidera una voce nuova, tutta italiana.

L’ambientazione gioca un ruolo fondamentale. Rocca Tirrenica, la cittadina toscana che fa da sfondo alle indagini, è uno scenario suggestivo, tratteggiato con una tale cura dei dettagli da sembrare reale. Con i suoi chiaroscuri, diventa quasi un personaggio a sé, capace di amplificare l’atmosfera noir e di rendere ogni caso indimenticabile.

La malinconia del ronin è un romanzo che promette suspense fino all’ultima pagina, perfetto quindi per chi cerca un giallo d’autore capace di unire tensione narrativa, profondità psicologica e un’ironia dissacrante.


Recensione  a cura di Francesca Ghezzani, giornalista e addetta stampa.


 

Condividi:

Post correlati

Libro-inchiesta sulle carceri: ‘Il silenzio dentro’

Libro-inchiesta sulle carceri: 'Il silenzio dentro'


Libro-inchiesta sulle carceri: 'Il silenzio dentro'

Il silenzio dentro Quando raccontare diventa un atto di giustizia di Francesca Ghezzani (2025, Swanbook Edizioni) Chi è Francesca Ghezzani Giornalista, autrice e conduttrice televisiva. Laurea in Scienze Linguistiche e Tecniche dell’Informazione e della Comunicazione e...

‘Anarchia domestica’ di Luciana Bellini

'Anarchia domestica' di Luciana Bellini


'Anarchia domestica' di Luciana Bellini

Anarchia domestica di Luciana Bellini (2025, Effigi) Chi è Luciana Bellini È nata 78 anni fa a Scansano, in provincia di Grosseto, il paese che non ha mai abbandonato, dato che ancora oggi vive in un podere dell'Ente Maremma insieme al marito Elvo Bucci. La sua è una storia...

‘Dite addio a Luana Green’ di Marco Alberici

'Dite addio a Luana Green' di Marco Alberici


'Dite addio a Luana Green' di Marco Alberici

Dite addio a Luana Green di Marco Alberici (2025, Amazon) Chi è Marco Alberici È nato a Boretto in provincia di Reggio Emilia nel 1965. Dopo la laurea in Economia e commercio, all’università di Parma, ha iniziato a lavorare in una società multinazionale emiliana in diversi...

Lascia un commento