Avrò cura di te: a tu per tu con il nostro angelo custode

Avrò cura di te: a tu per tu con il nostro angelo custode

(Massimo Gramellini – Chiara Gamberale , Longanesi euro 16, anno 2014)

avrò cura di teDI COSA PARLA

La protagonista di Avrò cura di te è Gioconda, detta Giò, una giovane donna dall’animo inquieto che vive un momento di grande sofferenza per essere stata abbandonata dal marito Leonardo.

Così, smarrita e disperata e per guarire la sua anima ferita, si rifugia a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altra e per lei simbolo di un amore perfetto.

La notte di San Valentino, girovagando per la casa con gli occhi appannati dalle lacrime e il cuore gonfio di rimpianti, Giò trova una lettera che sua nonna aveva scritto all’angelo custode per ringraziarlo.

Dopo un primo momento di incredulità e reticenza, in lei scatta qualcosa e con il coraggio di chi non ha niente da perdere, prova anche lei a scrivere al suo angelo che, incredibilmente, le risponde promettendole anche che avrà sempre cura di lei.

 

angeliFilemone, è questo il suo nome, è l’angelo custode di Giò. Colui che, da sempre, l’ha seguita tenendole una mano sulla spalla. Era con lei quando i suoi genitori si erano separati e i nonni erano morti. Era con lei durante i fallimenti amorosi quando incontrava uomini che riuscivano solo a ferirla.

Povero Filemone! Tra tante “Custodite” che potevano capitargli, persone tranquille con animi sereni, gli era toccata proprio lei: una egoista egocentrica, concentrata soltanto su se stessa, malata di vittimismo e capricciosa.

Ma nonostante questo, o proprio per questo, l’Angelo non si scoraggerà ed anzi comincerà con lei una fitta corrispondenza che lentamente porterà Giò a comprendere e a comprendersi sempre di più e tutto avrà un senso.

 

 

 

COSA NE PENSO

Ho letto con attenzione Avrò cura di te, questo breve romanzo firmato Gramellini/Gamberale.

Inizio dicendo subito che non mi ha convinta del tutto e spiego il perché.

E’ vero che l’idea dell’Angelo Custode è un buon espediente letterario per arrivare al cuore delle persone che, sono certa, non disdegnerebbero questo genere di aiuto nei momenti più bui e delicati della loro esistenza.

E’ vero che Avrò cura di te è un tripudio di buoni sentimenti e quelli non guastano mai, tanto che qualcuno ha scritto che queste pagine hanno il sapore dei biscotti della nonna, di un baule in soffitta pieno di vecchie foto e che sanno di speranza.

gramellini-gamberaleE’ vero che la penna talentuosa di Gramellini, devo dire molto più di quella della Gamberale per lo meno in questo caso, non delude.

E’ vero che è una storia delicata che si legge in un soffio e ciò depone a sua favore.

 

Nonostante tutto questo, però, e dopo il colpetto di scena finale, purtroppo mi sono rimaste in testa soltanto belle frasi e parole ricercate, come fosse stato semplicemente un esercizio di stile.

Avrò cura di te: un obbiettivo non centrato completamente ed è un peccato, perché l’idea era senza dubbio buona.

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