“Bella ciao” diventa un poster

“Bella ciao” diventa un poster


La Costituzione è l’anello al dito posto dalla Resistenza alla Repubblica

Giovanni Arpino

(scrittore, giornalista e poeta italiano

1927 Pola, Croazia – 1987 Torino)


Ogni 25 Aprile nelle piazze Italiane si festeggia la ritrovata libertà dal regime nazi/fascista, riconquistata anche grazie alla lotta partigiana (C.L.N.) Questa incredibile lotta di popolo viene riassunta nella canzone popolare Bella Ciao, che ancora oggi rappresenta la lotta contro la tirannide.

L’artista grafica e illustratrice Alice Camerlengo ( Instagram@acamgraphics ) ha realizzato un poster, edito Marotta&Cafiero, che omaggia l’epica avventura della quale i nostri nonni furono partecipi.


Alice, ci parli di lei e del suo incontro con l’arte grafica…

“Ho 29 anni, e la grafica ha fatto parte della mia vita da quando ero solo una ragazzina. E’ cominciato tutto dai libri in realtà, dalle comunità online che nascevano attorno alle mie saghe preferite, e in cui potevamo sfidarci a colpi di elaborazioni grafiche e disegni. Da lì è rimasta un po’ il filo conduttore di tutta la mia vita: ho sempre amato le immagini e le storie che potevano raccontare, l’utilizzo del colore per interpretare atmosfere e simboli, e la creazione di interi paesaggi interiori su un pezzo di carta, che sia fisico o digitale.

 

I miei studi sono stati diversificati, ma sempre incentrati in qualche modo su quello che viene definito visual storytelling. Col tempo ho anche sviluppato un amore per la scrittura creativa, con piccoli racconti che scrivo nel tempo perso con i miei amici, e i primi esperimenti di illustrazione sono arrivati proprio per poter dare una forma visiva ai personaggi delle mie storie”.

Quali sono i suoi maestri di riferimento?

Non credo di avere maestri in particolare, o forse in realtà ne ho troppi. Uno dei lati positivi di quest’era sovra-satura di contenuti è la possibilità di ispirazione che può derivare da qualunque cosa, dal cinema alla storia dei poster illustrati per la musica. Seguo tantissimi artisti emergenti che contribuiscono ad ispirarmi e a darmi consigli preziosi: la comunità artistica online è un pozzo inesauribile di fantasia e ispirazione.

Nel mio pantheon di riferimento però c’è sicuramente il nome di quello che secondo me è un gigante del fumetto e dell’illustrazione: Bill Sienkiewicz, che ha fatto dell’irregolarità dei tratti e del caos di forme e colori un suo segno distintivo, capace di infondere una fortissima personalità nei suoi lavori. E poi ci sono tutti i libri illustrati che mi hanno accompagnato da bambina, quando avevo un intero panorama di fantasia a cui attingere grazie ai regali della mia famiglia, che amava le storie di Tony Wolf o dell’universo Disney esattamente quanto me”.

Quando è avvenuto il suo incontro con la Marotta&Cafiero editori?

“L’incontro è avvenuto come spesso accade oggi, con una semplice email e non sono stata io a cercarli.  Conoscevo però  la loro storia, la realtà in cui sono cresciuti con coraggio e amore per la cultura e la creatività, cosa sempre più rara e preziosa. Il mondo della grafica può presentarsi molto grigio e sterile, per chi ama il colore e la libertà dei segni. Marotta e Cafiero da subito, iniziando la nostra collaborazione, mi hanno lasciato carta bianca e spazio per le mie idee, stimolandomi e guidandomi, e dandomi l’opportunità di mettermi in gioco con il meglio di me. Di questi tempi, qualcosa di così scontato come la libertà creativa è un regalo preziosissimo”.

Alice Camerlengo

Quando è entrata a far parte del progetto editoriale che ha consentito la realizzazione del poster Bella Ciao?

“Il progetto di Bella Ciao è nato quasi subito, anche se abbiamo cominciato, in verità, lavorando su un altro progetto, di cui mi sto attualmente occupando. Bella Ciao è nato da una loro idea, una proposta venuta di getto e ispirata dall’avvicinarsi del 25 Aprile.

 

Mi hanno chiesto una rappresentazione visiva della canzone, del sentimento che rappresentava. Nella mia mente, la canzone mi ha sempre ricordato una Bella dai capelli rossi, scalfita sì dalla guerra, ma coraggiosa, pronta a difendere ciò che le è più caro. L’illustrazione è diventata lo sfondo della canzone, un tentativo di restituirne l’atmosfera un po’ malinconica ma a suo modo epica, vibrante di forza e resistenza, un vero e proprio inno alla libertà”.

 

Quale tecnica grafica utilizza per creare le sue illustrazioni?

“La tecnica che utilizzo è varia, e in genere può essere descritta come illustrazione digitale. Di solito realizzo uno schizzo del disegno a matita, e lo traspongo poi in digitale, realizzando la composizione da capo con la mia fidata tavoletta grafica.

 

Quello che segue è semplicemente un lavoro di scelta del pennello, dei colori, degli effetti e di composizione: è sempre tutto molto soggettivo, quindi è bene poi avere un osservatore esterno che possa descrivere che effetto l’opera finale gli ha provocato. Io ho chiesto il parere di un’amica americana, che non conosceva affatto la canzone, ma la cui prima risposta è stata mi fa sentire un senso di orgoglio, di appartenenza, di resistenza, e ho capito, nel mio piccolo, di aver reso un po’ di giustizia allo spirito di Bella Ciao”.

Quali sono state le sue emozioni quando ha saputo che Daniel Pennac aveva ordinato 2 copie del suo poster?

“In un certo senso è stato molto divertente. Rosario, CEO di Marotta & Cafiero, mi ha mandato un messaggio avvisandomi di questo. Io ero in procinto di entrare nella Scuola di musica che frequento per la mia lezione di basso: inutile che ve lo dica, la lezione è stata un disastro! Non riuscivo più a concentrarmi. Come ogni artista emergente ho faticato molto a trovare il mio piccolo posto nel mondo, e ricevere un messaggio così, una dimostrazione del proprio valore da un gigante della cultura, è stata una gioia indescrivibile. Una figura come Daniel Pennac che ha ispirato generazioni intere con i suoi libri, libri che hanno poi ispirato anche me e la mia arte… non mi sembra ancora vero”!

Progetti per il futuro?

“Con Marotta & Cafiero stiamo lavorando a dei progetti molto interessanti, non solo poster ma nuove sfide e nuovi stimoli con cui mettermi alla prova, e non vedo l’ora di dare il meglio di me. Non credo di poterne parlare ancora, ma sono molto entusiasta di tutto quello che sta arrivando. Ho anche progetti personali che voglio coltivare, certamente, e tecniche che voglio affinare, idee da sperimentare… il mio 2022 sarà sicuramente pieno di colori”!


Intervista a cura di Fausto Bailo


 

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