Una filastrocca che vi accarezzerà il cuore

Una filastrocca che vi accarezzerà il cuore

 

“Filastrocca Passionale”  di Marcello Lazzeri

Questa poesia, dello scrittore e poeta Marcello Lazzeri di Altopascio vicino a Lucca, è speciale…. Non la solita poesia, qualcosa di etereo e leggero ma al tempo stesso estremamente fisico e profondo che accarezzerà il vostro cuore e vi farà sognare, perché l’Amore alla fine rimane la cosa più importante che abbiamo.

Aspetto i vostri commenti, sicura che non potrete restare indifferenti al richiamo del cuore…

 

Marcello Lazzeri

Riporto le stesse parole del poeta: “Eccomi a te cara Dianora con la poesia FILASTROCCA PASSIONALE che considero il mio piccolo capolavoro… Sensazione d’amore profonda e violenta, raccontata attraverso un ritmo che ricorda una filastrocca (pare sia un modo originale e innovativo di far poesia, ma a me è venuta del tutto casualmente …)”

 

FILASTROCCA PASSIONALE

(1° premio all’ 11° CONCORSO LETTERARIO INTERNAZIONALE – Premio Cosseria (SV) Anno 2007)

Se mai qualcuno
mi chiederà di lei
potrò solo rispondere:
non ho parole!
Se mai qualcuno
mi chiederà di lei
abbozzerò una smorfia
scuotendo il capo
e fisserò estasiato l’infinito.
Se mai qualcuno
mi chiederà di lei
gli volterò le spalle indispettito
e gusterò da solo
i sapori di un incanto
ed il frusciar leggero
di un candido sorriso.
Se mai qualcuno
mi chiederà di lei
dovrò fuggire via assai spedito
per non fargli capire
che l’ho sognata tanto
ma tanto da morire …

 

Commento di ANTONELLA ABBATE – Prof.ssa di letterature e lingue straniere di Grosseto –

 

Sei riuscito a esprimere a parole, l’inenarrabile, l’indicibile, quella sensazione che lascia un’anima nel momento in cui ne subisci il fascino …..
Un’emozione da vivere in tranquillità e in solitudine, secondo Worthwords, perché solo a te appartiene, incomprensibile agli altri. Da gustare il dolce ricordo che riappare reale e tangibile al suo nome. Inoltre, Jean Jacques Rousseau diceva: “ La violenza della donna sta nel fascino” e tu esprimi questa “violenza” di un’anima profonda che ancora subisci nonostante l’assenza della persona stessa; non la bellezza di un corpo, ma il fascino di un’anima a cui tutti i sensi partecipano.
Solo “sensations”, proprio come ce li presenta Rimbaud, davanti alla bellezza che la sinestesia e la memoria continua a riproporre superando i limiti del tempo.

Condividi:

Post correlati

‘Decimo Dan’ la nuova raccolta di Marco Plebani

'Decimo Dan' la nuova raccolta di Marco Plebani


'Decimo Dan' la nuova raccolta di Marco Plebani

Decimo Dan di Marco Plebani ( Edizioni La Gru, 2022) Chi è Marco Plebani Marco Plebani è nato nel 1978 a Jesi, in provincia di Ancona. Ha vissuto a Montefano e Macerata, prima di approdare a Corridonia (Macerata), dove attualmente vive con la compagna e il figlio. Insegnante...

‘Senza tono né suono – Sin ton ni son’ di Félix Luis Viera

'Senza tono né suono - Sin ton ni son' di Félix Luis Viera


'Senza tono né suono - Sin ton ni son' di Félix Luis Viera

  Senza tono né suono-Sin ton ni son di Félix Luis Viera (Edizioni Il Foglio, 2022) Chi è Félix Luis Viera Nasce nel cuore di Cuba nel quartiere popolare di El Contado, a Santa Clara, nel 1945. Poeta e narratore cubano naturalizzato messicano. Figlio unico, si impegna...

La poesia iperborea di Nicola Feruglio tradotta in arabo

La poesia iperborea di Nicola Feruglio tradotta in arabo


La poesia iperborea di Nicola Feruglio tradotta in arabo

Fin dove giunge il canto dell’iperboreo di Nicola Feruglio (Aletti, 2022) Questa raccolta già edita da Aletti nel 2021, è stata ripubblicata sempre dalla stessa casa editrice nella collana Altre Frontiere con testo a fronte italiano/arabo. A curarne la traduzione è stato Hafez...

6 Comments

  1. Giuseppe Dal Canto (prof. lettere liceo scient.) 17 January 2014
    Rispondi

    Su “Filastrocca passionale”, di Marcello Lazzeri
    Cominciare una poesia con un “sé” può significare avere dei dubbi, o delle domande da cui ci si aspetta una risposta; in realtà in questa lirica tanto breve quanto “forte”, domande e risposte scompaiono, di fronte alla forza di un sentimento che è pura certezza. E’ la forza di un ricordo che non è tanto “memoria”, quanto realtà interiore viva e operante nell’animo, capace di scandirne i momenti più autentici. Originale la versificazione, in cui il paziente “lavoro di lima” rende i versi semplici e chiari, musicalmente fluidi, classicamente arricchiti dal verso formulare “e se qualcuno mi chiederà di lei”, che lascia l’immagine e il nome della donna delicatamente sfumati in questo pronome.

    • dianora 17 January 2014
      Rispondi

      Gentile prof. Giuseppe Dal Canto, le sono molto grata per queste sue parole sulla “Filastrocca passionale” del poeta Marcello Lazzeri. Il suo autorevole giudizio non fa altro che avvalorare la mia scelta di pubblicare questa lirica che, ammetto, amo particolarmente per la delicatezza e il pudore con la quale è scritta, ma anche per la sua “fisicità”. Torni a visitare il m io blog quando vuole, per me sarà sempre un piacere.

  2. Maqrcello Lazzeri 17 January 2014
    Rispondi

    E che dire dopo gli autorevoli quanto mai significativi giudizi espressi sulla mia poesia “Filastrocca Passionale” ?? ? Bè…. sorge spontanea una domanda, la domanda che ci ponevamo anche a scuola riguardo alle recensioni e ai commenti che accompagnavano le poesie che dovevamo studiare. (con tutto il rispetto per quei poeti, di tutt’altra dimensione …….) “Ma siamo sicuri che l’autore volesse dire proprio queste cose e sopratutto sono cose realmente accadute? ” In effetti c’è sempre una parte di noi che è al confine tra sogno e realtà, tra ricordi e speranze … Eppure questa parte è quella che può diventare anche il motore della nostra vita. Pertanto l’ “io lirico” del poeta – in questo caso…..io ….- somma ciò che appartiene alla concreta biografia con ciò che appartiene soltanto alla poesia …………

  3. Marcello Lazzeri 17 January 2014
    Rispondi

    E che dire dopo aver letto gli autorevole quanto mai significativi commenti espressi riguardo la mia poesia “Filastrocca Passionale” ? ? Bè… sorge spontanea una domanda, proprio la domanda che ci ponevamo ai tempi della scuola, di fronte alle recensioni e ai saggi critici delle poesie che dovevamo studiare:: (chiedo venia per l’accostamento … quelli erano poeti di tutt’altra dimensione….): ” Ma siamo sicuri che l’autore volesse dire tutte queste cose e sono cose realmente accadute? “. In effetti c’è una parte di noi che è al confine tra sogno e realtà, tra ricordi e speranze …. E questa parte è proprio quella che può diventare anche il motore della nostra vita. Pertanto l “io lirico” del poeta – in questo caso … io… – , somma ciò che appartiene alla concreta biografia con ciò che appartiene soltanto alla poesia ………….

  4. Lida 28 January 2014
    Rispondi

    ….ah…. L’amore… Quello sconvolgimento che non puoi spiegare… È solo tuo, ènella tua testa, nel tuo cuore

    • Marcello Lazzeri 30 January 2014
      Rispondi

      Lida… ti riporto le parole di Alfredo nell’opera lirica ” LA TRAVIATA “, di G. Verdi : “” di quell’amor, quell’amor ch’è palpito / dell’universo, dell’universo intero / misterioso, misterio e altero, / croce, croce e delizia, / croce e delizia, delizia al cor. / “

Lascia un commento