Per il ciclo “Musicisti/scrittori”, intervista a Guido Guglielminetti

Per il ciclo “Musicisti/scrittori”, intervista a Guido Guglielminetti

Come promesso, per il ciclo “Musicisti/scrittori”, ecco la 2^ intervista che dimostra quanto l’arte, la musica e la cultura siano strettamente e indissolubilmente legate fra loro. Dopo Vito Vita, vediamo chi è, e sentiamo cosa ci dice, il musicista e scrittore Guido Guglielminetti.

 

Guglielminetti insieme a Francesco De Gregori

Da giovanissimo si esibisce come bassista nei concorsi musicali torinesi, poi una escalation di successi collaborando con cantautori del calibro di Lucio Battisti, Mina, Ivano Fossati, Mia Martini, Loredana Bertè e Francesco De Gregori.

 

Il suo esordio letterario avviene con Essere…basso – piccole storie di musica edito L’ArgoLibro.

 

Questo libro è una raccolta di aneddoti, ricordi e riflessioni sulle esperienze personali dell’autore, i risvolti delle vicende narrate permettono di cogliere il lato più umano dei grandi artisti del panorama musicale italiano.

 

  • Queste interviste sono state realizzate grazie alla collaborazione di Fausto Bailo e del negozio Cuordivinile di Bra (Cn)

Cosa l’ha portata a scrivere Essere…basso – piccole storie di musica ?

“Un’amica, che ha una casa editrice, l’Argolibro, lesse qualche tempo fa un racconto che pubblicai sul mio Sito. Le piacque e mi suggerì di farlo diventare un libro. Superata la sorpresa iniziale, in quanto mai avrei immaginato di improvvisarmi scrittore, mi affezionai all’idea e mi ci dedicai con impegno. Durante la stesura del libro mi tornarono in mente parecchi episodi ed è stata bella questa immersione nel passato e ancora più bello è stato poi scoprire, andando in giro a presentarlo, che alle persone che lo hanno letto è piaciuto molto”.

Quanto tempo ha richiesto la scrittura del libro?

“Da quando ho iniziato a raccogliere i miei appunti e dare loro una forma, ci ho lavorato circa sei mesi nei ritagli di tempo che il mio lavoro mi permetteva di avere”.

Quanto è stato importante il suo incontro con Lucio Battisti?

“Il mio incontro con Battisti è stato fondamentale per la mia formazione, in quanto avevo solo 19 anni e tanta voglia di imparare, e da lui, come in seguito anche da altri ho appreso moltissimo sia musicalmente che professionalmente e umanamente. Nel libro cito anche un episodio divertente grazie al quale la mia vita professionale è cambiata in meglio”.

Nella sua lunga carriere, lei ha collaborato con grandi artisti, Battisti, Tozzi, De Gregori e Mina, tanto per fare qualche nome. C’è un incontro che l’ha colpita in maniera particolare?

“Per la verità tutti i grandi artisti con cui ho avuto la fortuna di collaborare mi hanno colpito molto, magari per ragioni diverse. Devo però riconoscere che è stata Mia Martini a colpirmi profondamente per la sua incredibile capacità espressiva e per la sua umanità”.

Quale canzone potrebbe fare da colonna sonora del suo libro?

“Forse potrebbe non essere adatta come colonna sonora del mio libro, ma la canzone che amo di più in assoluto è sicuramente La cura di Franco Battiato, anche se non ho partecipato a quella registrazione. Ritengo che quel brano sia la perfezione assoluta, come testo, musica, arrangiamento ed esecuzione”.

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