Poesia “Peccato” di Adriana Messina – Poeti italiani

Adriana Messina 

Nasce a Livorno ma vive da tempo in Maremma dove partecipa attivamente ad eventi e manifestazioni culturali. Personalità sensibile e profonda, semplice e spontanea, è insegnante alla scuola primaria e nel tempo ha composto poesie, liriche e racconti pubblicando, fra l’altro, la raccolta “Vivere”.

PECCATO.
Parola austera se pronunciata dal prelato.
Mentre è piena di nostalgia ,
di vita persa,buttata via,
se sa di rimpianto, di tempo passato.
Peccato!
E’ un vocabolo privo di orgoglio,
perché non prendo,
eppure voglio.
Peccato.
Non è sbagliato dire ho peccato
se il mio cuore ferito ho confortato.
Grave invece il peccato di chi,
alla propria vita ha rinunciato.
Peccato!
Non temere la libertà,
di esserne schiavo,
privato di ogni tua volontà.
Non esiste schiavitù imposta
ma solo quella,
che in fondo al cuore è riposta.

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7 Comments

  1. Adriana Messina 4 July 2013
    Rispondi

    Questa poesia nasce dal mio dilemma tra il senso di colpa per aver voglia di essere e felice e l’assurda preoccupazione che essere felici non sia proprio giusto! Così il trascorrere del tempo un bel regalo me lo ha fatto… con qualche ruga è arrivata la consapevolezza che la vita va vissuta e che peccato è lasciarla scorrere senza partecipazione, per l’assurda paura di essere ciò che siamo.
    Adriana Messina

  2. dianora tinti 4 July 2013
    Rispondi

    Grazie Adriana per questa bellissima poesia, ma soprattutto per la lezione di vita….

  3. Maila 4 July 2013
    Rispondi

    Peccato….peccato non riuscire a fare questa riflessione quando si è ancora in tempo a goderci tutto il nostro tempo….. BELLISSIMO concetto mia cara Adriana…. IMPORTANTE LEZIONE

  4. Filmena Martire 5 July 2013
    Rispondi

    Si comincia a vivere quando ci si rende conto di non aver peccato abbastanza E’ cecità ostinarsi a credere di essere la colpa di una colpa. E’ una disabilità dell’anima, un limite che ci indebolisce e ci fa preda dei rimpianti e di coloro che per viglaccheria si danno un coraggio che non gli appartiene.In nome di una colpa si è vittima sempre o si diventa schiavi.
    E’ una poesia forte ed attuale che mette a nudo sentimenti antichi e nuovi e che sento molto al femminile.

  5. dianora tinti 5 July 2013
    Rispondi

    Ringrazio Maila e Filomena Martire per i loro commenti…l’idea del peccato, la continua lotta tra bene e male, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, credo nasca con noi e ci accompagni per tutta la vita…

  6. Adriana Messina 5 July 2013
    Rispondi

    Mi fa piacere ciò che leggo e direi proprio che il commento di Filomena Martire riguardo al senso di colpa come atteggiamento femminile nella nostra società, sia proprio imposto alla donna da cultura e ignoranza. La donna finisce con l’esserne inconsapevole schiava, finché l’esperienza non insegna a vivere. E’ un atteggiamento che deve essere interrotto proprio dalla donna che partorisce ed educa i propri figli, maschi e femmine.

  7. Filmena Martire 6 July 2013
    Rispondi

    Dovremmo rispolverare il concetto d Grande Madre legato a quello di forza generatrice,di potere al femminile inteso non come dominio ma come forza vitale capace di illuminare la coscienza del mondo. Grazie Adriana.

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