‘Racconti di un aspirante Esopo’ di Luigi De Rosa
Racconti di un aspirante Esopo
di Luigi De Rosa
(Edizioni Creativa, 2025)
Chi è Luigi De Rosa
Nato a Firenze nel 1995, si è laureato in Storia nel 2018 e in Scienze Storiche nel 2021 all’Università di Firenze. Alla carriera universitaria, ha affiancato fin da subito quella della scrittura. Nel 2016 pubblica il suo primo romanzo, La Maledizione di Bes, un fantasy edito da Abrabooks Editore; nel 2018 e nel 2021 scrive e pubblica due favole con Historica Edizioni: Il segreto del pinguino, edito nella raccolta Favole e Fiabe Volume II, e Renata la volpe incantata, edita da Racconti Toscani Volume I.
Nel 2024 pubblica tre racconti con Rudis Edizioni in altrettante antologie esposte al Salone del libro di Torino: Il Lupo di Montaione (edito nella raccolta I segreti della Toscana), Il cammino del cammello (edito nella raccolta Appunti di Viaggio), Bicerino (edito nella raccolta Piemonte: storia e tradizioni).
Dal 2018 al 2020 ha collaborato con Tessere, rivista online per la quale scriveva articoli sulla cultura popolare. Dal 2020 collabora occasionalmente con il Gsf (Gruppo di Scrittori Fiorentini). Nel frattempo, ha pubblicato Leonardo Da Vinci e l’uomo del disegno (Libreria Salvemini, 2019). Racconti di un aspirante Esopo è la sua ultima fatica.
Di cosa parla il libro
Un pesce pagliaccio disposto a cambiare tutto se stesso per dare una madre ai suoi figli.
Una giovane cigna che vuole aiutare due suoi amici a diventare genitori.
Una coppia di gabbianelle che lotta per rimanere insieme e formare una famiglia.
Un leone senza criniera che si identifica come leonessa.
Una pecora che vuole andare in giro senza la l’approvazione dei cani da pastore.
Una coniglietta che deve prendere una decisione molto importante per il suo futuro e non solo.
Un cappone con problemi di rabbia.
E una vipera adottata da una papera che cerca il suo posto.
Racconti di un aspirante Esopo è una raccolta di favole che, secondo la migliore tradizione ispirata al celebre favolista, hanno come protagonisti animali e una propria morale. Per ognuna un tema delicato come cambio di sesso, famiglie omogenitoriali, utero in affitto, identificazione di genere, diritti della donna e razzismo. Il tutto, anche prendendo ispirazione da storie vere, come quella dei gabbiani dell’isola di Santa Barbara, che all’inizio degli anni ’70 fecero scoprire come l’omosessualità esista e sia naturale anche tra gli animali.
Che cosa ne penso
Luigi De Rosa ha un talento naturale per la scrittura, una fantasia fervida, la capacità di spaziare dal noir, al fantasy, dal grottesco, alla favola, coniugando il tutto con una passione – e una grande conoscenza – sul mondo della cultura popolare.
Trent’anni, fiorentino, si è dedicato alla scrittura poco più che ventenne, animato da una grande passione per la storia e le storie, ma con un occhio attento all’attualità, ai temi dei diritti umani e dell’equità sociale, della libertà di scelta e di autodeterminazione. Queste ultime non sempre accettate in una società che tende a chiudersi sul pregiudizio, al massimo tollerate, più per rimanere sul politically correct che per convinzione.
Ed è proprio da qui che è nata l’idea di dedicare queste nove favole al mondo arcobaleno, alle famiglie queer, a quelle omogenitoriali, all’utero in affitto, all’aborto, al cambio di sesso, alla “liquidità di genere” con cui tante persone si confrontano, in un mondo che tende a negare il diritto di non essere decisamente maschio o decisamente femmina.
È lui stesso a spiegarlo nella Nota dell’autore: Ho iniziato a scrivere questa raccolta a metà del 2023, quando ho sentito la notizia che, a Padova, la Procura aveva chiesto di annullare gli atti di nascita di 37 bambini figli di coppie arcobaleno, cancellando una delle due madri. Questione poi delegata alla Corte Costituzionale. Quando poi il governo ha deciso di dichiarare guerra anche alla fecondazione assistita rendendola reato universale (quindi punibile anche se compiuto all’estero), ho capito che avrei dovuto dire la mia e ho deciso di farlo nel modo per me più consono: scrivendo favole.
Peraltro con un secondo obiettivo, insito nell’essenza stessa delle favole (e delle fiabe): comunicare concetti complessi al lettore tipo di questo genere, ovvero i bambini. Perché se qualcosa può cambiare davvero è da lì che si deve partire, utilizzando un linguaggio semplice, storie brevi ed efficaci nel trasmettere la morale, come ci insegnano Esopo, Fedro, La Fontaine.
I protagonisti delle favole di Luigi De Rosa dunque sono proprio loro: pesci e cavallucci marini, cigni, leoni e leonesse, leopardi, gabbianelle, pecore, cani, conigli, capponi, vipere tutti con il comune denominatore di essere in qualche modo diversi o che si scontrano-incontrano con la diversità.
Al termine del libro, la morale è una sola: la diversità è una ricchezza a cui a volte occorre essere educati, con garbo, come nelle favole, ma fermamente.
Recensione a cura di Lina Senserini, giornalista e docente.





