‘Da Carosello a Tik Tok’ di Marianna Iandolo
di Marianna Iandolo
Illustrazioni di Silvia Allegra
(Independently published, 2025)
Chi è Marianna Iandolo
E’ una giornalista professionista, scrittrice di libri e di favole per bambini. Una passione quella per i bimbi che l’ha accompagna da sempre insieme alla passione per la scrittura. Vive a Bari, in Puglia.
Di cosa parla il libro
Da Carosello a Tik Tok. Il viaggio della comunicazione spiegato ai bambini è una guida destinata ai più piccoli, per accompagnarli in un vero e proprio viaggio nel tempo. Dalla più celebre delle pubblicità (Carosello), ai media più diffusi e utilizzati. Un viaggio che racconta com’è cambiata la comunicazione, dai primi programmi televisivi ai video divertenti sui social, raccontando ma anche riflettendo sui rischi che la comunicazione disintermediata presenta, soprattutto per i bambini e i ragazzi. Ma su tutto rimane la comunicazione come condivisione, lo strumento più potente per trasmettere emozioni.
Che cosa ne penso
Il saggio breve di Marianna Iandolo è quello che mancava per provare a raccontare ai più piccoli come è stato il mondo della comunicazione prima dell’avvento di internet. Non è retorica affermare che se ne sentiva il bisogno. Non solo per questa fascia di età, ma anche per i genitori, che sono essi stessi nativi digitali idealmente appartenenti al XXI secolo, spesso in difficoltà a far capire ai figli quanto sia cambiato il mondo. Dunque una guida ragionata che serve anche a loro per scoprire un passato che ormai riescono appena a immaginare.
L’autrice si rivolge direttamente ai piccoli lettori (età consigliata dai 6 ai 12 anni), utilizza un linguaggio capace di avvolgerli in un caldo abbraccio, proprio come se stesse raccontando una favola a un bambino seduto sulle sue ginocchia, in una grande poltrona, davanti a un libro illustrato. Non a caso il viaggio inizia con c’era una volta… e prosegue con … un mondo molto diverso da quello che conoscete oggi, un mondo senza telefoni, computer e Internet. Niente WhatsApp, niente social media e niente giochi online. I bambini di quei tempi, proprio come voi oggi, amavano divertirsi e imparare cose nuove. Ma invece di usare il telefono o il tablet, si sedevano insieme al papà e alla mamma davanti alla televisione. Ogni sera, tutta la famiglia si riuniva per guardare un programma speciale chiamato Carosello.
Dalle sue parole, non traspare mai un tono paternalistico o forzatamente educativo, ma scorre il racconto di un passato in cui la televisione era una finestra sul mondo, intorno alla quale la famiglia si riuniva per seguire i programmi preferiti, a partire proprio da l’amatissimo Carosello. Quella trasmissione ha finito per rappresentare un’epoca, per i bambini era la fine della giornata e sanciva il momento di andare a dormire (tanto da diventare proverbiale: andare a letto dopo Carosello), portandosi dietro le storie appena viste sullo schermo.
Dalla funzione sociale-educativa della televisione, Marianna Iandolo passa a raccontarne l’evoluzione, l’arrivo del colore, del telecomando e delle trasmissioni spalmate per tutto l’arco della giornata. Racconta anche di come è cambiata la comunicazione diretta dal telefono ai primi cordless che permettevano di parlare spostandosi per casa, ai cellulari e agli smartphone di oggi. E su tutto, l’avvento di Internet, una porta magica che vi permette di vedere e parlare con persone in tutto il mondo, proprio come se fossero accanto a voi, scrive.
Il messaggio è chiaro: c’è continuità tra questi mondi apparentemente lontani, poiché sono cambiati i mezzi, ma non il bisogno di informarsi e conoscere il mondo, di comunicare e condividere emozioni.
Recensione a cura di Lina Senserini, docente e giornalista.






