“La maledizione. Le leggende di Nandemo” ne parla l’autore

“La maledizione. Le leggende di Nandemo” ne parla l’autore


La maledizione. Le leggende di Nandemo

di Kevin Crises

(Helios Edizioni, 2021)


Un mondo statico, racchiuso in una barriera impenetrabile. Una regina di un regno radiante e luminoso. Un’armata distruttiva che sta consumando le terre come una piaga che trasforma gli individui in esseri tutti uguali. Un nemico nascosto da secoli guida questo flagello devastante sul piccolo continente di Ichi.

In questo mondo in perpetuo equilibrio tra la distruzione e la libertà, una maledizione adombra la nascita di una principessa… Elixes. Una bambina dalle prodigiose capacità magiche e dal cuore fragile, costantemente in lotta con gli errori che la sua crescita comporta. Una giovane maledetta dall’esistenza di un’altra ragazza: una nemesi, una minaccia… un essere affascinante e fatale… una pelle del male che Elixes porta nel cuore.


Kevin, cosa sono Le Leggende di Nandemo?

Le Leggende di Nandemo è una saga di romanzi scritti quando avevo dodici o tredici anni e una serie di pensieri in testa da riordinare. Lo studio della lingua giapponese è sempre stata un tarlo della mia vita: imparare ad usare una cosa tanto complessa come autodidatta era una sorta di disciplina, uno strumento per esprimere il mio amore sconfinato per quel paese, ma anche una specie di regola che poneva degli argini alla fantasia impressa nella scrittura dei romanzi.

 

Nandemo è, infatti, la pronuncia di una parola giapponese. Quei romanzi si sono riempiti di parole inventate, derivanti da questa lingua, così come dal latino. Col tempo, la presenza di questi suoni ha determinato persino un percorso della trama che va ad intersecarsi col nostro universo.
E così Nandemo è diventato il nome di un mondo, di un posto in cui narrare ciò che mi piaceva di più, sotto forma di una serie di storie, leggende, miti e folklore di un reame immaginario.

Quindi La Maledizione è solo il primo tassello?

Sì, questo romanzo è l’inizio della storia della principessa Elixes, che proseguirà nel libro “Elixes e il regno sigillato” già edito da Helios.

Chi è Elixes? Che principessa è?

Più semplice dire chi non è. Elixes è una principessa, una sacerdotessa di un culto, una rappresentante di una cultura magica, una figlia disubbidiente ed emancipata in tenera età, una guerriera, una maga, una paladina e, come spesso lei si definisce, una vera e propria stupida bambina immatura, in grado solo di procurare guai e immergervisi poco dopo. E soprattutto c’è qualcosa di lei in tutti i personaggi che incontra e con cui ha una relazione.

 

Qualcuno mi disse, dopo aver letto la prima bozza, che avrei dovuto rileggere il libro dopo molti anni, poiché ci avrei ritrovato qualcosa di interessante. E così è stato: ho scoperto di aver, per quanto metaforicamente, descritto la mia vita dell’epoca, attraverso il genere fantasy.
E come sono cresciuto io, anche Elixes cresce nei libri, facendo i conti con le esperienze e soprattutto gli errori che tutti noi viviamo. Solo che lei vive in un mondo magico, selvaggio, pericoloso…

Una storia di mostri e magia?

Ci sono mostri, magie, incantesimi, ma anche molta politica, amore, tematiche sociali, guerra, religione, sesso e probabilmente tante analogie con la nostra civiltà, italiana e non. In questo libro Elixes inizia letteralmente la sua esistenza, da bambina dotata di poteri speciali e con una curiosità disarmante: tanto che proprio questa sua curiosità la porta a scoprire le sue origini e a fare le prime scelte avventate. Ogni decisione di Elixes ha, per via del suo retaggio regale e della maledizione che incombe su di lei, un effetto devastante in varie misure su tutto ciò che la circonda.
Nonostante la sfortuna che sembra perseguitarla in certi momenti, Elixes compie un percorso di crescita simile a quello di molti bambini, preadolescenti, adolescenti e infine giovani adulti, ma in un mondo che sta letteralmente finendo in rovina per colpa di una minaccia.

Quale minaccia?

Una specie misteriosa, dotata della capacità di omologare chiunque: questi esseri possono far diventare tutti uguali e con un unico pensiero, determinato da una coscienza superiore. Una sorta di genocidio, ma che oltre ad uccidere lo spirito di un popolo, ne assoggetta gli abitanti, rendendoli un’unica entità.

 

In questo senso, la lotta di Elixes diventa una manifestazione dell’umanità, con la bellezza di ogni sua variante, contrapposta all’orrore di un universo grigio e tutto uguale. Questo risponde probabilmente anche alla questione precedente. Chi è Elixes… lei è indiscutibilmente umana, unica e libera. Sono diritti a cui lei non può rinunciare e non può vederne privati gli altri.

 

Scoprirà che ogni azione svolta per vivere in libertà dovrà scontrarsi con un mondo pieno di regole, contraddizioni e infine con una maledizione che riguarda proprio lei: forse una rappresentazione del male che c’è in noi, delle barriere mentali che abbiamo, della nostra cattiveria. Un male affascinante e seducente, con cui noi tutti dobbiamo venire a patti per conoscerci a fondo.
Ma Elixes lo farà tra sfere infuocate, lampi di luce e lame che si scontrano, scintillando.


 

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