In esclusiva Porci con le ali graphic novel

In esclusiva Porci con le ali graphic novel

 

Fabrizio Longo alessandro ParodiPer il quarantesimo anniversario dell’uscita (era il 1976) del “libro scandalo” Porci con le ali, scritto a quattro mani da Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera, la casa editrice Bompiani esce nelle librerie con una originale versione del romanzo in graphic novel dove i protagonisti della storia prendono vita grazie agli illustratori Fabrizio Longo e Alessandro Parodi, nella foto a sinistra mentre lavoranogià autori per Einaudi di Un Fatto Umano- Storia del Pool Antimafia.

 

Fausto Bailo li ha intervistati in esclusiva per noi, per questo lo ringraziamo insieme agli autori ed alla Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) che ha collaborato fattivamente.

 

Quali fumetti leggeva in tenera età?

Fabrizio Longo: “Come la maggior parte dei bambini ho iniziato con Topolino, accompagnato da qualche fumetto dell’Editorialetopolino_4 Corno sui supereroi che circolava per casa. Furono forse il connubio di entrambi i generi nella lettura, malgrado il diverso modo di raccontare, a affascinarmi fin da allora e a spingermi in futuro a disegnare fumetti”.

Alessandro Parodi: “Ho imparato a leggere grazie a Topolino. Ricordo anche quanto mi piacesse scovare in edicola Geppo, Nonna Abelarda e Tiramolla”.

 

Quali l’hanno influenzato?

Fabrizio Longo: “Sicuramente le influenze maggiori le ho avute a partire dall’adolescenza in avanti, quindi per quel che riguarda l’infanzia posso solo rifarmi a quanto l’esattezza delle ricostruzioni urbane e architettoniche di Manhattan trapelasse da quei vecchi fumetti americani dell’Editoriale Corno, (riproponendo storie fantastiche in una ambientazione reale, quotidiana) mi colpì.
Questo mi ha fatto amare le ambientazioni delle nostre graphic novel, città reali del nostro paese, e storie che accadono parallelamente alle nostre vite ( come nel caso della lotta alla mafia)”.

Alessandro Parodi: “Non credo di poter trovare un’effettiva corrispondenza stilistica, neppure minima, fra il mio lavoro attuale e le cose che leggevo da piccolo. Tuttavia mio malgrado,l’immaginario di Topolino ti si appiccica addosso anche non volendo e, soprattutto nell’approccio alle animalizzazioni di Un Fatto Umano, qualcosa si può ritrovare”.

 

Porci con le ali graphic novelCome è nata l’idea di creare una graphic novel basata sul famoso libro di Lidia Ravera  Porci con le ali?

Fabrizio Longo: “La graphic novel su Porci con le Ali ci è stata proposta dall’autrice del libro, Lidia Ravera, che già aveva a suo tempo annunciato sul web la possibile realizzazione di un fumetto su questo romanzo. Fra tante possibilità non ci si aspetta di avere l’occasione di realizzare con il team un fumetto tratto da un romanzo letto in giovane età (e che attirò l’ attenzione per la sua schiettezza) e di conseguenza, di poter dargli vita attraverso la creatività”.

Alessandro Parodi: “Un Fatto Umano è stata un’ esigenza profonda interiore che avevamo. Volevamo raccontare quella cosa e farlo nel modo più completo possibile. Con Porci Con Le Ali invece l’input ci è arrivato dal nostro agente che ci ha proposto a Lidia Ravera per l’adattamento. Quindi due stimoli emotivi di partenza totalmente diversi ma che ci hanno assorbito in egual modo una volta partita la realizzazione. Ci si affeziona sempre alle proprie creature man mano che le accompagni nella crescita”.

 

Quanto tempo a richiesto realizzare questo lavoro?

Fabrizio Longo: “Disegnare la storia sceneggiata da Manfredi Giffone ci ha impegnato per 9 mesi, trovando in primis uno stile funzionale al racconto ma non volgare, e che avesse un suo (quid)”.

Alessandro Parodi: “Ci sono voluti 9 mesi circa per la fase dei disegni, di ricerca stilistica e documentazione.
Volevamo provare un nuovo approccio e contrapporre uno stile più fresco ed immediato ad una storia già conosciuta e già trasposta su vari medium più volte”.

In passato avete realizzato altre graphic novel?Un Fatto Umano Storia del Pool Antimafia

Fabrizio Longo: “Sempre su sceneggiatura di Manfredi Giffone abbiamo pubblicato per Einaudi Un Fatto Umano- Storia del Pool Antimafia, raccontando la lotta alla mafia negli anni compresi dall’omicidio di Aldo Moro alla Strage di Via D’Amelio”.
L’idea embrionale provenne da Manfredi , con lui riscontrammo come in effetti a livello dei media, film e fiction vi fosse poco approfondimento sulle connessioni della mafia con lo Stato e la politica.
L’utilizzo degli animali antropomorfi per rappresentare personaggi reali (basandosi su somiglianze fisiche o tratti caratteriali) arrivò in seguito, questa idea ci è servita a dare una chiave di lettura ulteriore a questa storia vera e a rendere più vasto il pubblico a cui il fumetto poteva rivolgersi, di modo da diffondere i retroscena dei fatti accaduti in Italia.
Quest’opera ci ha coinvolto sensibilmente sia durante la realizzazione, (nel visionare documentari anche sulla vita privata dei protagonisti assieme a crude foto dei fatti di sangue accaduti), sia nelle presentazioni del libro in cui tutti e tre abbiamo manifestato una profonda emotività per i personaggi che hanno dato la vita per il nostro paese”.

 

Alessandro Parodi: “Si, Un Fatto Umano per Einaudi. Come già detto in precedenza, disegnare la storia del pool antimafia ci è parsa da subito come un’esigenza profonda comune. Mentre pensavamo a cosa fare come progetto, ci è subito balzato all’occhio che di quel periodo, in italia, non se ne parlava: c’era un vero e proprio buco narrativo. Mentre abbiamo incominciato a lavorarci sono iniziate a fioccare fiction, a riaprirsi vecchi processi e a riaffiorare vecchi dibattiti mai sopiti. Ma una vera e propria retrospettiva per capire come si era arrivati alle stragi del 92, basandosi sui fatti agli atti dei processi, non c’era comunque. E ci è parso doveroso insistere su questo aspetto. Anche per le conseguenze che ancora oggi ci portiamo dietro socialmente, derivanti da quel che è successo in quegli anni”.

 

Consiglierebbe questo libro alle giovani generazioni?

Fabrizio Longo: “Mi riesce difficile consigliarlo a fasce d’eta molto giovani, forse l’aspetto che più rende precisa l’inizio di una fascia d’età idonea a leggere questa storia è il lato sentimentale che si affianca a quello della sessualità, elementi a volte concordi e altre contrastanti quando si cerca di coniugarli”.

Alessandro Parodi: “Non giovanissime, forse. Come nostra abitudine, non abbiamo edulcorato nessuna scena forte. Cerchiamo sempre di rispettare la realtà di partenza. Ci sono quindi molte scene di sesso, già descritte nel libro e da noi trasposte più fedelmente possibile. Non sono mai gratuite ma funzionali al racconto e all’evoluzione psicologica in atto in Rocco e Antonia, però ci sono. Starà poi alla sensibilità del lettore contestualizzarle nel giusto modo”.

Quale genere musicale rappresenta meglio questo lavoro?lucio battisti image

Fabrizio Longo: “Essendo un romanzo ambientato in Italia è stato utile ascoltare le musiche italiane ed estere di quegli anni, da Lucio Battisti ( e qui c’è una strizzata d’occhio alla storia) ai Pink Floyd, per citarne un paio”.
Alessandro Parodi: “Non so se sia quello che lo rappresenta al meglio ma io ascoltavo un sacco di rock anni 70 disegnandolo (principalmente Jimi Hendrix e Creedence Clearwater Revival)”.

 

Ritiene che i temi trattati nel vostro ultimo lavoro siamo oggi più vivi che mai?

Fabrizio Longo: “Forse non più che mai, anzi, ma qualcosa ancora sopravvive.
Se ci soffermiamo sul fattore politica e lotta, ci si addentra in un campo minato in cui il fervore sincero di un tempo per senso reale della collettività forse non esiste più e non basterebbero le parole per rispondere…
Per quel che riguarda la sessualità, se odiernamente a livello culturale pudore e costumi sono cambiati rompendo alcuni limiti, è evidente che con essi è cambiato il modo in cui i media trattano l’argomento, credo che tutta la parte in cui Porci con le Ali tratta l’aspetto dei sentimenti e dell’emotività conseguenti alla sessualità sia sempre viva e valida, è forse diversa la “quantità di spazio” all’interno delle relazioni che alcune persone dedicano a questo aspetto, ed è un segno dei tempi”.

rocco e antonia

 

Alessandro Parodi: “Non so se siano vivi nei lettori che oggi hanno la stessa età che avevano Rocco e Antonia allora. Probabilmente no. Ma del resto non è un libro puramente didattico, è didattico tanto quanto leggere qualunque libro dovrebbe essere per una mente critica. E’ una storia che ha attraversato brillantemente 40 anni di vita editoriale e che mantiene inalterato il suo fascino per la purezza con cui ci racconta forse una dimensione sentimentale e politica che non c’è e non ci sarà mai più”.

 

 

Quale illustrazione potrebbe riassumere meglio la sintesi del libro Porci con le ali?

Fabrizio Longo: “Mi rendo conto sia banale, ma non posso non ritenere il sunto del concetto del libro il discorso di Rocco ad Antonia nel loro ultimo incontro, quanto con le giuste e semplici parole sia indicativo del percorso individuale dei due personaggi e del loro potenziale proseguimento, con in mezzo un elemento poetico (che non svelo) che materializza il concetto”.

Alessandro Parodi: “Credo che il capitolo più metaforico e anche più stranamente poetico sia anche quello che meglio riassume il libro: i due pattinatori alle olimpiadi come metafora della scoperta del sesso anale che di fatto segna una svolta distruttiva nel rapporto fra Rocco e Antonia”.

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