Paolo Roversi, il noto scrittore si racconta…

Paolo Roversi, il noto scrittore si racconta…

 

In collaborazione con Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn), un’altra super intervista 🙂 firmata Fausto Bailo  che questa volta ha dialogato per noi con il noto Paolo Roversi.

 

paolo-rovesri-scrittoreChi è Paolo Roversi

Nato Suzzara nel mantovano, ma milanese di adozione, è scrittore, giornalista, sceneggiatore, autore teatrale.

 

Ha collaborato con riviste culturali con tra le quali citiamo Rolling Stone, Diario, Detective Magazione, e con il quotidiano il Corriere della Sera.

 

È fondatore e direttore della rassegna NebbiaGialla Suzzara Noir Festival giunta alla sua decima edizione, divenuto un punto di riferimento nazionale e internazionale per gli amanti del genere noir è non solo.

 

Autore di numerose opere letterarie tra le quali citiamo Il mio nome è Bukowski edito dalla Fermento, due romanzi sulla storia della criminalità milanese tra gli anni settanta e ottanta, Milano Criminale edito dalla Rizzoli e Solo il tempo di morire edito dalla Marsiglio, vincitore dei premi letterari Premio Selezione Bancarella (2015), Premio Garfagnana in giallo (2015).

 

Nel 2006 il genere noir si arricchisce di un nuovo esaltante personaggio, Enrico Radeschi, giornalista-hacker roversifreelance, che in sella al suo Giallone, un vecchio scooter Piaggio, cerca sempre nuovi scoop.

 

Blue Tango – noir metropolitano edito Stampa Alternativa, La mano sinistra del diavolo vincitore del Premio Camaiore (2007), Niente baci alla francese, l’uomo della pianura, La marcia di Radeschi , edito Mursia, La confraternita delle ossa edito Marsiglio

 

I suoi libri sono tradotti in Francia, Spagna, Germania, Stati Uniti.

Quando è nata in lei la passione per la scrittura?

“Ai tempi del liceo. In quinta ho fondato il giornale della scuola durante un’occupazione. Da allora è Da allora è rimasto sempre attivo e c’è ancora oggi. Da quel momento ho iniziato a prendere gusto allo scrivere. Prima come giornalista e poi come scrittore”.

bukowski

Quali scrittori l’hanno influenzata?

Bukowski su tutti perché mi ha insegnato a non mollare mai nonostante le difficoltà. E poi Manuel Vázquez Montalbán, Jean- Claude Izzo, James Ellroy e Don Winslow  un gigante”!

La passione per la scrittura è un fatto ereditario?

“Non credo. È una passione che ti prende e ti porta via. E non te la insegna nessuno. Succede e basta”.

Quanto è nato nella sua fantasia il personaggio di Enrico Radeschi?

“Una quindicina di anni fa. Ero arrivato a Milano, sognavo di fare il giornalista e avevo una vespa gialla. Caratteristiche che ho trasmesso al mio personaggio che poi per ha camminato con le sue gambe”.

Quando è nata la sua passione per Charles Bukowski?la-confraternita-delle-ossa

“L’anno della maturità. Per caso: ho scoperto i suoi romanzi in biblioteca e li ho letti tutti, uno dopo l’altro, compulsivamente”.

Quale canzone di Paolo Conte riassume meglio il suo ultimo libro?

“Per questa prima indagine di Radeschi – visto che Blue Tango me la sono già giocata per un libro precedente – potrebbe essere perfetta “Gli impermeabili”

Descriva con tre colori Enrico Radeschi

“Il giallo della Vespa, il nero delle storie in cui si trova sempre invischiato, il rosso della passione che lo muove”.

Con quale scrittore piacerebbe a Paolo Roversi scrivere un libro a quattro mani?

“Don Winslow”

 

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Per ulteriori informazioni:

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2 Comments

  1. dario villasanta 24 November 2016
    Rispondi

    Bel botta e risposta. Asciutto, rapido, senza giri di parole. Dote non da tutti, nel mondo editoriale Italiano. Brava Dianora, bravo Roversi.

    • dianora 24 November 2016
      Rispondi

      Grazie Dario, sono d’accordo con te… tanti giri di parole ai “grandi” non servono 🙂

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